CALTANISSETTA. Le farmacie nissene convenzionate parteciperanno a programmi di screening oncologico: è quanto stabilito nel’accordo sottoscritto da Azienda Sanitaria Provinciale Caltanissetta, Federfarma Caltanissetta, l’associazione Distribuzione Farmaceutici e Federfarma Servizi.
L’intesa, prima in Sicilia, nasce da un precedente accordo relativo a programmi di screening sottoscritto l’otto agosto 2019 tra l’Assessorato della Salute e Federfarma Sicilia, Federfarma Servizi e Associazione Distributori Farmaceutici ed è finalizzato ad integrare le farmacie convenzionate al percorso oncologico così come previsto nel relativo programma regionale di screening.
Il Direttore Generale Alessandro Caltagirone ha dichiarato che l’ASP di Caltanissetta ha voluto dare concreta applicazione nell’ambito del territorio provinciale di competenza avvalendosi della rete delle farmacie.
Gli obiettivo sono la diffusione della cultura della prevenzione, il potenziamento di tale diffusione con corretto utilizzo delle piattaforme di supporto, il miglioramento dell’efficacia della consegna degli inviti alla popolazione target e l’aggiornamento e correzione degli indirizzi e recapiti inclusi nelle liste anagrafiche dei pazienti.
Ed ancora: l’incremento della adesione agli screening oncologici e la ricerca attiva dei pazienti cosiddetti non responders, la promozione di una capillare campagna di informazione all’avvio dello screening del cervico-carcinoma che utilizza come test primario l’HPV-DNA;
“La prevalenza per i tumori del colon-retto – ha detto Caltagirone – è stimata in crescita in tutte le aree geografiche italiane per entrambi i generi e la prevenzione oncologica è tema assolutamente prioritario per la salute pubblica, tanto da includere gli screening oncologici nei Livelli Essenziali di Assistenza approvati dalla Conferenza Stato-Regioni, secondo programmi clinico-diagnostici- terapeutici completamente gratuiti per gli utenti. L’ASP di Caltanissetta, nell’ambito delle attività di prevenzione oncologica, gestisce i programmi di screening del tumore della mammella, del tumore della cervice uterina e del tumore del colon-retto ed ha attuato programmi di miglioramento degli screening oncologici”.
“Grazie agli sforzi profusi si è assistito- continua il manager- ad un notevole incremento rispetto alla situazione di partenza, ma non sono stati ancora raggiunti gli standard nazionali richiesti, motivo per il quale si è reso necessario un ulteriore impegno per aumentare l’estensione reale dei programmi di screening e l’adesione della popolazione bersaglio”.
“La partecipazione delle farmacie convenzionate al percorso di screening- conclude Caltagirone- in virtù della loro capillare distribuzione e delle competenze professionali che i farmacisti esprimono nel fornire informazioni qualificate, si configura quale contributo finalizzato al raggiungimento degli obiettivi di adesione della popolazione target ricompresi nel Piano Regionale di Prevenzione. Va rilevata la significativa importanza delle attività di gestione della catena di distribuzione e dell’importante ruolo e contributo di tale attività alla riuscita del progetto”.