PALERMO. In attesa di un pronunciamento sull’intera platea dei precari Covid siciliani, intanto si va verso un ulteriore proroga di un mese limitatamente ai contratti del personale delle Usca, quindi fino al 31 marzo 2023. La decisione non è ancora ufficiale, tuttavia sembra la più probabile in base a quanto emerso durante il vertice di oggi tra l’assessore Giovanna Volo, il dirigente generale Salvatore Requirez e i vertici delle aziende sanitarie.
Se, appunto, per le Usca- in particolare riguardo a medici e infermieri- la proroga sembra quasi decisa, per il resto dei precari Covid si attende che ogni azienda fornisca un report in base a un format uniforme che sarà inviato dall’assessorato: quante unità sono, quali mansione svolgono, dove sono utilizzati, che orari fanno e quanto influiscono in termini di spesa su ogni Azienda. Solo dopo questa ricognizione, da effettuarsi in tempi molto brevi, sarà deciso se e come prorogare pure loro dopo la scadenza del 28 febbraio.
Il vertice in assessorato era incentrato su due punti:
a) Attività dei laboratori di analisi pubblici e indicazioni operative sulle prossime contrattualizzazioni con gli analoghi presidi del settore privato con particolare attenzione alle richieste avanzate dagli stessi in sede di apposito confronto
b) Personale dell’emergenza Covid- 19 in scadenza di proroga.
Durante l’incontro sono stati affrontati tutti i temi correlati perlustrando le possibili soluzioni da riportare all’attenzione del Governo regionale e avviando, appunto, le opportune ricognizioni in sede di singola azienda al fine di garantire la più tempestiva risposta agli sviluppi delle vicende maturate nelle ultime ore.
In merito alla serrata messa in atto dai laboratori privati l’Assessorato registra finora un incremento delle attività assicurato dal pubblico compreso tra il 15 e il 30% rispetto all’attività ordinaria.