L’aggiornamento dei piani triennali di fabbisogno di personale; la sospensione delle procedure concorsuali in itinere e di quelle destinate alla copertura, a termine, di posti vacanti in organico di personale tecnico e amministrativo; l’avvio di procedure selettive per tutti i precari Covid, anche con contratti flessibili, destinate a soddisfare i requisiti previsti dalla normativa nazionale per l’accesso al pubblico impiego, consentendo agli Enti Pubblici che operano in Sicilia di attingervi per eventuali assunzioni.
Sono le tre richieste del coordinamento regionale della Fials Sicilia sul tema dei precari, che in una lunga a articolata nota sottolinea: “Nelle convulse giornate del 27 e 28 febbraio, sotto la spinta dei sindacati, tra cui in prima fila la FIALS, Governo e Assemblea Regionale hanno deciso di affrontare il problema in maniera più organica, a partire dalla direttiva dell’Assessore regionale alla Salute del 28 pomeriggio, con la quale si autorizzano le Aziende Sanitarie a mantenere in servizio il personale Sanitario e Amministrativo assunto su posto vacante in organico (di cui al piano triennale di assunzioni), in attesa di espletamento delle procedure di stabilizzazione”.
“Nulla si dice, invece, sul personale dei ruoli Tecnico e professionale, che sembra essere stato abbandonato alla deriva. Al momento, riteniamo che detto personale possa essere mantenuto in servizio solo se occupa un posto vacante in organico, nella speranza che arrivino buone nuove dalla finanziaria di fine anno”, sottolineano dalla Fials.
“In questo contesto, si inserisce il potere decisionale degli attuali Commissari straordinari delle Aziende Sanitarie Siciliane, i quali non brillano certo per “univocità interpretativa” delle complesse direttive assessoriali. Ne nasce, pertanto un quadro confuso, destinato a chiarirsi nei prossimi mesi, nei quali Governo e Assemblea Regionale sembra vogliano affrontare il problema “precariato in sanità”, garantendo: a) Il Diritto alla progressione interna “in verticale” del personale già in ruolo, specificamente previsto dalla normativa contrattuale; B) Il Diritto del personale precario a un percorso certo di stabilizzazione sui posti destinati all’assunzione dall’esterno, mediante concorso pubblico”.