PALERMO. «Motivi personali». Renato Li Donni, direttore generale del Policlinico “Giaccone” di Palermo, spiega così le sue dimissioni dalla carica, che saranno operative dal primo marzo: «Ho opportunità lavorative esterne, sempre nell’ambito della sanità, e non voglio perdere questo treno».
Il manager avrebbe terminato il mandato a fine giugno e da alcuni mesi si trovava nell’occhio del ciclone per un avviso di garanzia con l’accusa di falso per un certificato rilasciato al manager del Civico, Giovanni Migliore, dipendente del Policlinico, per accertare il possesso dei titoli alla nomina a direttore generale dell’Arnas.
“La mie dimissioni – sottolinea Li Donni a Repubblica- non c’entrano né con l’inchiesta, che non mi preoccupa, né con i presunti buchi di bilancio che non esistono. Malgrado le difficoltà dovute al maxi cantiere aperto in ospedale e la carenza dei quadri amministrativi, siamo riusciti a gestire una azienda in maniera dignitosa con le poche risorse che avevamo”.
Ora si aprirà la corsa alla sua successione: si fa il nome di Fabrizio De Nicola, attuale manager dell’Asp di Trapani. Se così fosse, al posto di quest’ultimo potrebbe essere designato come commissario straordinario Giovanni Bavetta, ora direttore sanitario a Villa Sofia- Cervello, liberando così un’altra casella nel risiko delle nomine della Sanità siciliana.