È stato presentato al Policlinico “Martino” di Messina, il progetto obiettivo “Gestione cronicità endocrino-metaboliche secondarie a tumori cerebrali insorti in età pediatrica: modello di assistenza multidisciplinare specialistica con interazione telematica ospedale-territorio e specialista-paziente”.
Un’iniziativa realizzata con i finanziamenti del programma PSN 2017-2018 e di cui è responsabile scientifico il prof. Salvatore Cannavò, ordinario di Endocrinologia dell’Università degli Studi di Messina e direttore dell’UOC di Endocrinologia dell’AOU G. Martino.
«È un progetto in cui credo molto- ha affermato il prof. Cannavò- perché è dedicato ad un gruppo di pazienti che seguiamo da tantissimi anni e che abbiamo visto crescere. Hanno sviluppato in età pediatrica dei tumori benigni, che gli hanno causato conseguenze non di tipo neurochirurgico o oncologico, ma di interesse endocrinologico o metabolico, che hanno segnato la loro vita. Tutti questi tumori eterogenei sono accumunati da alcune caratteristiche, il loro trattamento è controverso e si discute molto dal punto di vista chirurgico e radioterapico. Essendo tumori rari, i dati in letteratura sono pochi ed è importante impegnarsi dal punto di vista scientifico per migliorare le conoscenze degli effetti, che gli interventi che eseguiamo, hanno sulla salute di queste persone».

Salvatore Cannavò
«Il progetto- ha proseguito- vede la collaborazione di molti specialisti quali endocrinologi, pediatri e neurochirurghi, ma tende a coinvolgere anche altre figure che operano nella nostra Azienda Ospedaliera, per cercare di offrire un servizio completo a questi pazienti».
All’evento era presente il commissario straordinario del Policlinico G. Martino, il dott. Giampiero Bonaccorsi che ha dichiarato: «Normalmente non partecipo all’apertura di convegni, ma a quello di oggi tenevo particolarmente. Quando ho saputo che sarei dovuto venire a Messina, mi sono chiesto cosa conoscessi del Policlinico universitario G. Martino: molto poco. Mi sono domandato se ciò fosse dovuto ad un mio difetto informativo o se poteva invece derivare dalla mancanza di un’adeguata comunicazione. Dopo essere venuto qui, mi sono reso conto che ci sono tante realtà importanti e che molte non sono conosciute».

Giampiero Bonaccorsi, Elvira Amata e Antonino Levita
«L’iniziativa che il prof. Cannavò mi ha proposto- ha continuato il commissario- mi ha convinto per due aspetti: il primo è che prevede la divulgazione di ciò che siamo in grado di fare, facendo sapere all’utenza che il centro di riferimento ha un approccio multidisciplinare. Il secondo è proprio l’aspetto della multidisciplinarietà. La logica delle stanze chiuse e il mancato scambio di conoscenze infatti, rappresentano un freno, mentre in questo modo si potrà condividere un percorso e arrivare a risultati importanti. Il progetto servirà a ridurre la mobilità passiva, un punto che sta molto a cuore a noi e all’assessore, e ciò potrà evitare anche un disagio di vita a cui si sottopongono i parenti dei pazienti».
A prendere la parola successivamente è stata la prof.ssa Giovanna Spatari, prorettrice dell’Università di Messina, che ha portato il saluto del rettore Salvatore Cuzzocrea: “Venendo qui oggi- ha sottolineato- ho avuto la possibilità di cogliere spunti di grande interesse, come la necessità di far capire che la nostra rete ospedaliera dispone di tutte le risorse necessarie per affrontare patologie così complesse, l’importanza di procedere alla formazione di giovani specialisti che operano sul territorio, la possibilità di ottenere in futuro dati epidemiologici su questo tipo di tumori rari e la creazione di un sistema di telemedicina».
Alla presentazione del progetto hanno partecipato anche il dott. Antonino Levita e la dott.ssa Elvira Amata rispettivamente direttore sanitario e direttore amministrativo dell’AOU G. Martino.