PALERMO. «Le strutture sanitarie stanno attraversando un periodo di forte disagio e rischio per il personale a causa del crescente pericolo Coronavirus: tra queste il Policlinico Universitario di Palermo, che tra l’altro da più di due mesi è privo di direttore generale e da qualche giorno anche del Direttore Amministrativo, che aveva svolto facente funzioni di Manager e che ha dovuto lasciare perché gli è scaduto l’incarico».
La denuncia arriva da Giuseppe D’Anna, Coordinatore provinciale FGU GILDA UNAMS, il quale sottolinea: «Il Direttore Sanitario Giovanna Volo grazie alla sua lunga e qualificata esperienza, tra mille difficoltà e attraverso la continua interlocuzione con la Direzione Sanitaria di Presidio e la Direzione Infermieristica, sta fronteggiando la grave situazione di criticità in cui versa il Policlinico. La condizione di disagio e rischio è marcata principalmente dalla grave carenza numerica di personale Infermieristico e di supporto».
Il sindacato aggiunge: «L’amministrazione responsabilmente come contromisura ha sospeso la fruizione di ferie e riposi compensativi del personale sanitario ed in più è stato attivato un progetto di “turni aggiuntivi” per il personale Infermieristico ed OSS. Ma quanto possiamo resistere? Inoltre quest’ultima azione, nonostante preveda una maggiore remunerazione rispetto alla normale retribuzione oraria, non sta avendo l’adesione auspicata da parte del personale già sovraccaricato dai turni routinari».
D’Anna sottolinea: «La mancanza di una “Governance completa” sta causando anche una grave sofferenza alla macchina amministrativa, con ricadute negative al normale funzionamento a supporto delle attività assistenziali».
Da qui la richiesta «alla “buona politica” di nominare urgentemente un Direttore Generale che, attraverso l’assunzione di responsabilità propria del ruolo che riveste, possa guidare stabilmente l’Azienda Policlinico e farla uscire dal guado in cui si trova, provvedendo prioritariamente all’assunzione urgente di personale Infermieristico, OSS e altre figure professionali necessarie ad assicurare i LEA».