MESSINA. La Uil-Fpl scende in campo sulla vicenda dei tagli alla massa finanziaria del Policlinico Universitario di Messina. Con una nota a firma del segretario generale dell’organizzazione sindacale, Livio Andronico, e indirizzata all’assessore regionale alla Salute e per conoscenza al ministro della Salute, la Uil-Fpl definisce sconcertante la decisione e lancia l’allarme sulla riduzione dei Livelli essenziali di assistenza.
«Le notizie apparse nei mezzi di informazione e stampa in merito ai notevoli tagli di massa finanziaria da parte dell’Assessorato Regionale alla Salute nei confronti dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Gaetano Martino” – si legge nel documento- lascia la scrivente organizzazione sindacale alquanto perplessa. I tagli di massa finanziaria inciderebbero in modo significativo nei Livelli Essenziali di Assistenza, ma anche nei livelli occupazionali, sbattendo di fatto la porta in faccia a numerosi ‘Angeli’, così definiti, per avere lavorato durante il periodo Covid anche in condizioni precarie di sicurezza o che addirittura hanno sacrificato la loro vita cosi come quella dei loro familiari».
«Tale sconcertante scelta da parte dell’Assessore Regionale alla Salute, metterebbe inoltre a rischio,numerose stabilizzazioni previste dalla vigente normativa. Probabilmente, sfugge all’Assessore Regionale alla Salute,che l’azienda Policlinico è un DEA di II Livello ed è inoltre sede per la formazione delle diverse scuole di specializzazione e dei dottorandi. Pertanto, chiediamo di rivedere tale improvvida decisione considerando anche che a differenza delle altre due città metropolitane Catania e Palermo che sono sedi rispettivamente di tre e due DEA di secondo Livello, Messina ha già subito drastici tagli, sia per quanto riguarda l’Azienda Ospedaliera Papardo che è stata declassata da DEA di II Livello a DEA di I Livello, soggiacendo a tagli di numerose Strutture Complesse, che con tagli lineari nei confronti dell’Asp di Messina e dell’IRCCS Neurolesi».