MESSINA. Si è svolta presso il Parco Horcynus Orca di Messina la presentazione di Gala BLUD, la Banca del Latte Umano Donato, che opererà all’interno dell’Unità Operativa di neonatologia dell’A.O.U. Policlinico “Martino” di Messina. L’evento è stato aperto dal responsabile scientifico del progetto, Alessandro Arco, direttore di Neonatologia e vicepresidente regionale Sicilia della SIMEUP (Società Italiana di Medicina Emergenza-Urgenza Pediatrica), componente del Tavolo tecnico percorso nascita e membro della Commissione Sten Regione Sicilia. “Questa iniziativa- ha dichiarato Arco- rappresenta l’incontro tra scienza e umanizzazione. Ce la stiamo mettendo tutta, ma abbiamo bisogno di fare rete, con la collaborazione di tutti, perché Gala Blud, rappresenta solo una piccola goccia, che parte proprio dal Policlinico di Messina”.
«La donazione- ha proseguito- è un atto d’amore che può essere fatto in sicurezza, e questo progetto serve per sensibilizzare le istituzioni, le associazioni e la popolazione riguardo questo tema. Un ulteriore obiettivo è quello di incentivare l’allattamento materno nella rete ospedaliera e nel territorio, perché rappresenta e rappresenterà sempre, il miglior nutriente per l’essere umano. Stiamo lavorando da tempo, preparando una serie di iniziative e formando tutto il personale per raccogliere il latte e gestirlo, secondo i migliori standard di sicurezza ed igiene. Abbiamo creato degli opuscoli, un sito web www.allattaMe.it e una pagina Facebook “Gala Blud”, per fornire tutte le notizie e gli indirizzi su come usufruire del latte donato. Siamo a buon punto, aspettiamo solo le ultime attrezzatture e poi saremo pronti a partire, prima a supporto della nostra Terapia intensiva neonatale che si trova al Policlinico e successivamente, facendo rete con gli ospedali cittadini e della provincia di Messina”.
A comporre l’equipe di specialisti di Gala Blud sono la dietista Sabrina Assenzio, l’infermiera pediatrica Letizia Ciraolo, la pediatra Antonella Palmara e la biologa nutrizionista Debora Porri. Tra gli ospiti, anche l’assessore alla Salute Ruggero Razza: «Oggi ci tenevo particolarmente ad essere qui perché rappresenta un tema che mi tocca da vicino, visto che sono diventato papà da pochi mesi. Si tratta inoltre, di un’iniziativa che caratterizza la qualità del sistema sanitario. Spesso infatti, siamo abituati ad affrontare i temi della salute pubblica guardando solo la dimensione emergenziale, senza cogliere il lato umano. E’ importante lavorare affinché questa esperienza possa avere successo e diventare un esempio, da recuperare e ripetere in ogni luogo dell’isola. L’invito che rivolgo è fare in modo che questi due anni di progettazione, possano essere l’embrione di un qualcosa che poi resti al servizio di tutti”.
All’incontro hanno presenziato il direttore generale ff dell’ASP di Messina Bernardo Alagna, il direttore generale del Papardo Mario Paino, il rettore dell’Università di Messina Salvatore Cuzzocrea , il commissario straordinario del Policlinico Giampiero Bonaccorsi, il direttore del Dipartimento materno infantile del Policlinico Carmelo Romeo e il vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi di Messina mons. Cesare di Pietro, i quali hanno espresso il proprio consenso e la propria soddisfazione nei confronti del progetto.
«Gala Blud è il risultato di un progetto PSN del 2018 che abbiamo voluto finanziare in condivisione con il nostro assessore, perché non era accettabile che in Sicilia esistesse una sola Banca del Latte, quella del Buccheri La Ferla di Palermo- ha commentato Daniela Segreto, dirigente Ufficio speciale comunicazione per Salute dell’Assessorato e referente regionale per le Medicina di genere- Abbiamo approvato il Piano Nazionale transitorio 2021 e svolto un’indagine ad hoc in Sicilia sulla salute primale dei primi 1000 giorni dei bambini e stiamo lavorando all’istituzione della figura dell’health visitor in Sicilia, un ruolo importante che potrà dare supporto emotivo, psicologico e informativo, prima e dopo la nascita».
Dati interessanti, sono stati forniti da Fabio Mosca, presidente della Società Italiana di Neonatologia, direttore del Dipartimento per la Salute della donna, del bambino e del neonato- Fondazione Irccs Ca Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano: «Le prime banche del latte donato- ha spiegato- risalgono ai primi del ‘900 e oggi nel mondo sono attive circa 750 banche, di cui 270 in Europa e 40 in Italia. Siamo il Paese con il maggior numero di banche, anche se con una distribuzione non omogenea». Il professore ha poi illustrato il ruolo delle blud, precisando che oltre a fornire il latte ai neonati prematuri e con patologie, il loro compito è quello di creare cultura sulla tematica dell’allattamento. «Una banca del latte donato- ha aggiunto Mosca- richiede uno sforzo organizzativo complesso e costi elevati. Da presidente della SIN, sono molto contento di vedere l’attenzione che la Regione Siciliana sta ponendo su questo progetto».
La questione “Covid-19 e allattamento”, è stata invece trattata da Angela Giusti, rappresentante dell’Istituto Superiore di Sanità presso il Comitato tecnico scientifico dell’Unicef, per il progetto ‘Insieme per l’Allattamento ospedali e comunità amici dei bambini’- ISS Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della Salute Cnapps, il cui intervento registrato è stato trasmesso durante l’incontro.
I diversi benefici derivanti dall’allattamento materno sono stati enunciati da Riccardo D’Avanzo, presidente del Tavolo tecnico Operativo interdisciplinare sulla promozione dell’allattamento al seno del Ministero della Salute-Istituto per l’infanzia Burlo Garofalo di Trieste: “Oltre ai vantaggi riguardanti la salute- ha affermato- esistono anche benefici dal punto di vista economico ed ecologico. Il latte materno agisce in un momento della vita dell’individuo molto delicato, condizionando la sua salute futura, e riducendo i rischi di malattia. Non solo, è utile sapere che nel latte materno, si trovano gli anticorpi sia della madre che ha avuto l’infezione naturale da Covid-19, sia quelli derivanti dalla prima e dalla seconda dose di vaccino”. “L’apertura di una blud nella Sicilia orientale – ha poi concluso D’avanzo – rientra in una strategia nazionale di promozione del latte umano, che vede il favore del Ministero della salute”.
«Il progetto di una nuova banca del latte donato– ha sottolineato Eloisa Gitto, presidentessa SIN Sicilia e direttrice UOC Patologia e Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico di Messina-rappresenta un traguardo importante. Nonostante infatti, l’Italia sia la prima nazione come numero di banche, al Sud purtroppo siamo carenti e poter iniziare questo nuovo percorso costituisce un successo per la Sicilia. Il latte umano è l’alimento migliore per i nostri bambini, e quando non c’è quello della propria madre è meglio ricorrere a quello donato da un’altra mamma. In questo modo, molte donne potranno essere non solo nutrici dei propri figli, ma anche di quei neonati estremamente prematuri, al di sotto di un kg e mezzo e di quelli che rimangono per molto tempo in terapia intensiva. Sappiamo bene come l’alimento migliore per il bambino sano, diventi una terapia per quello prematuro».
Presente anche Guido Moro, presidente dell’Associazione italiana Banche del latte umano donato (Aiblud): «In Sicilia in base ai dati relativi alla popolazione dovrebbero esserci almeno 4 banche del latte. Attualmente abbiamo quella di Palermo e a breve questa di Messina, con una copertura solo dell’area nord. Si dovrebbero creare altre due banche, istituendo anche punti di raccolta strategici, che possano provvedere alla selezione delle donatrici, in base ai criteri delle linee guida nazionali, garantire assist e supporto, fornire i dispositivi per la raccolta del latte, etichettarlo e congelarlo fino alla consegna all’hub di riferimento». Alla fine dell’evento, i partecipanti hanno potuto ammirare le opere degli artisti Antonello Bonanno, Carla Bonomo, Enzo Colavecchio, Marta Cutugno, Mantilla e Maria Rando e ascoltare le esibizioni degli allievi dell’Accademia musicale Lizard.