Perfino con maggiore gravità rispetto agli anni scorsi, in tutta la Sicilia è emergenza carenza di sangue. Si moltiplicano, quindi, le iniziative e gli appelli per la donazione. Il presidente di Fasted Sicilia Onlus, Filippo Meli, sottolinea: «Ci pervengono continue segnalazioni dalle nostre federate di tutte le provincie siciliane di carenza di sangue che sta causando il razionamento, ritardi sulla programmazione trasfusionale o ancora rinvii di trasfusioni a data da destinarsi, con rischio per la salute e la vita stessa dei 2.700 pazienti Talassemici e Drepanocitici siciliani, nostri assistiti, che vivono grazie alle terapie trasfusionali o alle eritrocitoaferesi terapeutiche».
La carenza di… personale prelevatore
Inoltre, da Fasted Sicilia aggiungono: «Tutto ciò sembrerebbe determinato non dalla mancanza di donatori, e questo è l’assurdo paradosso, bensì dalla carenza di medici “prelevatori” sia presso i Centri Trasfusionali, vieppiù sguarniti di personale, che nei Centri di Raccolta fissi delle Associazioni Donatori. Ma dove sono finiti i medici? Tutti dirottati, anche in virtù di rapporti economici molto più vantaggiosi, verso le strutture Covid. Siamo grati al personale medico ed infermieristico per quanto fatto eroicamente in questa grave crisi sanitaria, ma adesso dovremmo provare a ritrovare una relativa normalità, ricordandoci che esistono i malati cronici trasfusione dipendenti che hanno bisogno di sangue e dunque di personale sanitario “prelevatore”».
Da qui l’appello «a tutte le Istituzioni ad attivarsi prontamente ciascuno per le proprie responsabilità» ed a medici ed infermieri «affinché, anche sul piano volontaristico, in questa fase emergenziale possano donare qualche ora del proprio tempo da destinare alle Associazioni di donatori, per prelevare il sangue. I donatori sono lì in attesa di poter donare, mancano i medici e gli infermieri a prenderglielo».
Papardo, apertura domenicale del Centro Trasfusionale
Dall’ospedale Papardo di Messina fanno sapere che «grazie alla collaborazione della Responsabile di U.O.C. Medicina Trasfusionale Roberta Fedele e di tutti i suoi collaboratori domenica mattina 8 maggio il Centro Trasfusionale sarà aperto dalle ore 8 alle 11.45 per consentire uno straordinario dono, espressione di elevato senso civico e grande atto d’amore, proprio nel giorno della “Festa della Mamma”».
Possono donare tutte le persone in buona salute, tra i 18 e i 65 anni, di almeno 50 kg di peso, che non abbiano stili di vita a rischio (è possibile donare dopo 4 mesi dall’applicazione di piercing, tatuaggi, agopuntura, cambio partner). Chi non ha mai donato o chi non dona da oltre due anni, almeno tre giorni prima della donazione dovrà effettuare presso il Centro Trasfusionale la “predonazione” che consiste in un prelievo di sangue ed una visita preliminare di controllo per valutare l’idoneità alla donazione stessa. Non è necessario essere digiuni prima di donare, è ammessa una leggera colazione senza assunzione di latte e latticini (è possibile quindi bere acqua, thè, caffè anche zuccherato, mangiare una fetta biscottata con marmellata).
Il Centro Trasfusionale del Papardo è aperto: tutti i giorni feriali dalle 8 alle 12 ed il prossimo martedi pomeriggio 10 maggio dalle 14,00 alle 16,30 sempre previo appuntamento, contattandolo con le seguenti modalità: di mattina, al numero: 0903993507/0903993803, oppure su whatsapp o telefonicamente al numero 3341061707 od ancora, inviando una mail a: donatorisanguepapardo@aopapardo.it.
L’appello del Policlinico di Messina
Il direttore sanitario del Policlinico di Messina, Antonino Levita, sottolinea che quest’anno «in anticipo rispetto agli anni precedenti si continua a registrare grave carenza di sangue in tutta Italia, acuita da una drastica riduzione dell’attività di raccolta in tutta la Sicilia soprattutto a Messina». Da qui l’invito alla donazione, contattando l’Uoc di Medicina trasfusionale anche ai seguenti numeri: 090.2212777-2493.
L’iniziativa dell’Asp di Siracusa
Grande interesse ed ampia adesione, da parte dei numerosi giovani che hanno vivacizzato l’evento Gio’ Art che si è svolto ieri in piazza del Pantheon a Siracusa, hanno suscitato la presenza dell’Asp di Siracusa, con la sua Unità di Raccolta mobile del sangue e degli emocomponenti (nella foto) e le attività promosse per l’occasione con l’intervento del Servizio di Medicina trasfusionale aziendale.
Con la presenza dell’Unità di raccolta, l’Azienda sanitaria ha offerto l’opportunità, alla comunità dei giovani partecipanti, di acquisire le informazioni indispensabili per la consapevole e responsabile donazione del sangue e per l’adesione dei nuovi donatori, nonché di sottoporsi ai controlli pre-donazione previsti dalle modalità di donazione differita, adottate dal Servizio Sanitario Regionale, per innalzare i livelli di qualità e sicurezza della donazione e degli emocomponenti raccolti.
Quindici sono stati, in particolare, i prelievi di sangue per il controllo pre donazione. «Ai giovani, in particolare, con queste modalità di presenza attiva sul territorio e con l’inserimento nelle manifestazioni di grande interesse e partecipazione, qual è stata Gio’Art, è rivolta l’attenzione dell’ASP di Siracusa- dichiara il dg Salvatore Lucio Ficarra– Non solo perché si possa registrare una significativa crescita dei donatori di sangue, ma anche per la tutela del bene salute delle nuove generazioni promuovendo stili di vita virtuosi che, oltre a rappresentare il presupposto per l’idoneità alla donazione del sangue e degli emocomponenti, contribuiscano al calo della morbilità e del bisogno di cure e di ricorso alle prestazioni sanitarie».
Inoltre è stata offerta ai giovani l’opportunità di sottoporsi alla identificazione della presenza degli anticorpi anti-SARS-CoV-2 mediante l’esecuzione di test rapidi di facile eseguibilità mediante digito-puntura. «Oltre ottanta ragazzi hanno prestato il loro consenso a sottoporsi all’esame, avendo modo di verificare ed accertare la risposta anticorpale alla vaccinazione- dichiara il direttore del Centro Trasfusionale di Siracusa Dario Genovese– Oltre all’opera dell’equipe della struttura trasfusionale, formata dal medico Emanuela Ponzo e dall’infermiera professionale Ada Scaglione, l’iniziativa ha visto impegnata l’unità operativa del Facility, diretta da Fabrizio Lo Presti, con il personale addetto alla conduzione del mezzo che ha assicurato gli aspetti di natura logistica».