Patologie neuromuscolari,

Dal palazzo

All'interno del Policlinico Martino

Patologie neuromuscolari, al Centro Clinico “Nemo Sud” raddoppiano i posti letto e aggiunti 4 ambulatori

Nuovi spazi nella struttura sanitaria che si trova all'interno del Policlinico di Messina. L’inaugurazione si terrà venerdì 16 febbraio alle 10,15.

Tempo di lettura: 4 minuti

Riferimento siciliano per le persone affette da patologie neuromuscolari, il Centro Clinico “Nemo Sud” di Messina raddoppia i suoi posti letto. Da dieci si passa a venti. Ci sarà anche una nuova palestra molto più grande e la sala gessi per tutori, corsetti e carrozzine.

Nel piano inferiore saranno aperti quattro nuovi ambulatori dedicati ai day hospital. Ogni stanza ha un nome e un tema (tulipani, rose, mare ecc..). Nuovi spazi e nuovi colori quindi per rispondere sempre meglio alle esigenze di chi si rivolge al Centro, situato all’interno del Policlinico Universitario “G.Martino”.

L’inaugurazione dei nuovi locali si terrà venerdì 16 febbraio alle 10,15 con una cerimonia presso l’Aula Magna del Policlinico. Intanto abbiamo fatto un giro in anteprima per i lettori di Insanitas.

Giuseppe Vita

«Il Centro ha iniziato l’attività cinque anni fa. Quando il progetto è nato prevedeva già 20 posti letto, abbiamo aperto con dieci ma adesso abbiamo raggiunto l’operatività prevista sin dall’inizio- spiega il professor Giuseppe Vita, responsabile scientifico del Centro Nemo e direttore dell’Uoc di Neurologia e Malattie Neuromuscolari del Policlinico- Le malattie che seguiamo sono soprattutto la Sla (Sclerosi laterale amiotrofica), le distrofie muscolari e l’atrofia muscolare spinale. Svolgiamo attività assistenziale, di ricerca e formativa, infatti, non solo abbiamo la possibilità di formare il personale sanitario ma anche i familiari dei pazienti che possono seguire meglio i loro cari a casa».

Il progetto Nemo prevede che il paziente sia sempre seguito dal suo accompagnatore. Ciò consente di diminuire le criticità e quindi la necessità di ricovero. Nel team multidisciplinare di NemoSud figura pure lo psicologo perché questi pazienti, afflitti da malattie croniche e invalidanti, oltre ad avere bisogno di diversi specialisti medici (neurologo, fisiatra, cardiologo, pneumologo…), necessitano di un supporto psicologico anche per la propria famiglia.

«Partecipiamo a diversi studi clinici con farmaci sperimentali, insieme all’unità operativa di neurologia del Policlinico. Alcuni medicinali testati da noi sono stati messi in commercio. Siamo l’unico centro in Sicilia a prescrivere e somministrare il farmaco che contrasta l’atrofia muscolare spinale», precisa il professore Vita, sottolineando che attualmente il Centro porta avanti diversi studi di fase1, 2 e 3, anche per la distrofia di Duchenne.

Per la Sla, malattia dagli aspetti ancora sconosciuti, si sta testando il Radicut, che pare riesca a bloccare l’avanzata della malattia al suo esordio, però solo con il tempo si vedrà se è realmente efficace. Un altro obiettivo del NemoSud è di stimolare le competenze di più operatori sanitari, tanto che diversi professionisti hanno perfezionato il loro percorso formativo qui, in ambito sanitario, psicologico ma anche in comunicazione e marketing.

Daniela Lauro

«Nemo nasce dalla volontà dalle associazioni del gruppo neuromuscolare (es. Aisla, Familie Sma, UILDM) che insieme a Telethon hanno creato i Centri Nemo a Roma, Milano, Arenzano e Messina- racconta Daniela Lauro, vice presidente di Fondazione Aurora Onlus, Ente gestore del Centro- In particolare a Messina c’è la grande collaborazione del Policlinico e dell’Università che ne fa un fiore all’occhiello per la presa in carico del paziente. Adesso il paziente non si sposta in giro per la città, per la Regione o peggio in tutta Italia. Qui è preso in carico globalmente da punto di vista medico e psicologico».

Ed aggiunge: «Possiamo pensare anche ad un’ulteriore ampliamento, perché stiamo vivendo un periodo storico straordinario rappresentato dall’arrivo dei farmaci, soprattutto per i bimbi affetti da atrofia muscolare spinale. In passato i più piccoli morivano per questa malattia ma stiamo vivendo uno stravolgimento che ci ha permesso di aprire più posti letto dedicati all’ambito pediatrico. Allo stato attuale i bimbi siciliani e calabresi non sono più costretti ad andare fuori per curarsi».

Si tratta sempre di malattie rare, pertanto i centri e gli specialisti non sono tanti ma comunque esistono e i numeri sono tali da richiedere ad ogni Regione di avere almeno un Centro di riferimento per evitare spostamenti.

Le prossime aperture sono previste a Torino e Ancona.

«Questo è un risultato straordinario, perché significa che c’è una grande attenzione su particolari problemi sanitari e sociali. Aver investito in questo senso è un’azione assolutamente meritevole e l’Ordine dei Medici, che è a favore dei cittadini soprattutto dei più svantaggiati, non può che cogliere positivamente e patrocinare con tutte le sue forze questa iniziativa», conclude Giacomo Caudo, presidente dell’Ordine dei Medici di Messina.

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