ASP e Ospedali

In via La Loggia

Palermo, taglio del nastro per il Centro diurno Alzheimer del presidio Pisani: è il quinto dell’Asp

Si trova in via La Loggia e può assistere 25 persone al giorno affette da “demenza moderata-severa associata a turbe del comportamento”.

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PALERMO. Ampi locali ristrutturati, una cucina, servizi igienici, uno spazio di aggregazione ed un giardino. È stato attivato questa mattina (venerdì 20 gennaio) al Presidio “Pisani” di via La Loggia – alla presenza tra gli altri del sindaco, Leoluca Orlando, dell’Assessore Agnese Ciulla, del Direttore generale dell’Asp, Antonio Candela e del Direttore sanitario, Giovanna Volo – il quinto Centro Diurno Alzheimer dell’Azienda sanitaria provinciale di Palermo.

Può assistere 25 persone al giorno affette da “demenza moderata-severa associata a turbe del comportamento”. L’Azienda sanitaria ha curato con propri fondi (60 mila euro) la ristrutturazione e riqualificazione di locali e giardino, mentre la gestione è assicurata grazie ad un finanziamento di 231.300 euro (Legge 328) che il Comune di Palermo ha trasferito all’Asp.

“Studi clinici approfonditi – ha sottolineato il manager dell’Asp, Antonio Candela– hanno dimostrato che l’assistenza nei Centri Diurni Alzheimer è significativamente efficace nel ridurre i disturbi del comportamento e lo stress dei familiari. La finalità della struttura è anche di ritardare il percorso della malattia limitando, così il ricorso ai ricoveri impropri in Ospedale. Il Centro Diurno di via La Loggia, così come gli altri 4 dell’Azienda, fa parte di una rete di servizi la cui ‘porta d’ingresso’ è rappresentata dai medici di medicina generale che individuano i pazienti e li inviano ai Centri per Disturbi Cognitivi e Demenza (ex Unità Valutative Alzheimer, ndr) dell’Asp dove la persona è valutata sia dal punto di vista cognitivo e comportamentale che delle patologie accusate. Sono questi ultimi Centri che individuano il percorso assistenziale da attivare attraverso i CDA, l’assistenza domiciliare integrata (ADI) oppure le strutture residenziali (quando il paziente non è più assistibile a domicilio per motivi clinici o sociali, ndr)”.

La demenza, malattia cronico degenerativa, è stata definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità “una priorità di salute pubblica”. L’Italia è uno dei paesi europei più anziani e quasi il 17% della popolazione, per un totale di 9,5 milioni, ha superato i 65 anni di età.

«Sono in aumento- ha spiegato il Responsabile del Centro di Riferimento Regionale Demenze Senili-Alzheimer dell’Asp di Palermo, Marcello Giordano – tutte le malattie croniche legate all’età, e tra queste le demenze, di cui la malattia di Alzheimer è la forma più frequente (60% di tutte le demenze, ndr). Nel territorio dell’Asp sono 16.810 le persone affette da demenza e tra queste 10.086 da malattia di Alzheimer. Sono dati in linea con quelli nazionali ed internazionali. La prevalenza della demenza nei paesi industrializzati è circa l’8% negli ultrassessantacinquenni e sale ad oltre il 40% dopo gli 80 anni».

A seguito di “procedura aperta”, è stata la società Azione Sociale Onlus di Caccamo, ad aggiudicarsi il servizio (per 16 mesi) del Centro Diurno Alzheimer di via La Loggia, struttura di riferimento per i residenti a Palermo e nei Comuni che fanno parte del Distretto Sociosanitario 42, e cioè Altofonte, Belmonte Mezzagno, Lampedusa e Linosa, Monreale, Piana degli Albanesi, Santa Cristina Gela, Ustica e Villabate.

Nel Centro Diurno di via La Loggia, aperto tutti i giorni dal 8 alle 18, lavorano 18 persone, tra cui tre psicologi. Gli altri CDA dell’Asp si trovano al Presidio Enrico Albanese di Palermo, a Caccamo, Carini e Palazzo Adriano.

La dichiarazione del sindaco Orlando
«Voglio porgere il mio apprezzamento al direttore generale dell’Asp, Antonio Candela, per questa nuova importante struttura che arricchisce l’offerta socio-sanitaria sul territorio comunale. Anche questo centro si può inserire nel percorso di cambio culturale della nostra città e in quello dell’autostima che all’interno della nostra comunità cresce sempre di più. È un nuovo importante risultato, frutto di una proficua collaborazione istituzionale nell’ambito della legge 328».

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