La neurochirurgia del Policlinico di Palermo compie dieci anni. Per tracciare un bilancio dell’attività svolta, senza trascurare gli obiettivi futuri, ieri ed oggi allo Steri si è svolto il convegno “Nuove frontiere in neurochirurgia, efficacia e sicurezza al servizio delle funzioni neurologiche”. Responsabile scientifico dell’evento è Gerardo Iacopino, direttore dell’Uoc di Neurochirurgia del Policlinico “P. Giaccone”.
Al congresso presenti oltre 50 relatori, per lo più neurochirurghi provenienti da ogni parte d’Italia. Nell’arco delle due giornate di lavoro, divise in sei sessioni, sono state affrontate le tematiche più attuali della neurochirurgia come le patologie oncologiche e vascolari dell’encefalo, le malattie vertebro-midollari, le nuove tecnologie in grado di incidere e curare disturbi neurologiche come il tremore, l’epilessia, il morbo di Parkinson e i disturbi psichiatrici.
Previste anche delle sessioni scientifiche “non neurochirurgiche” sui nuovi modelli organizzativi assistenziali, didattici e di ricerca oltre che problematiche inerenti l’etica e l’innovazione. Inoltre, nel corso della cerimonia inaugurale, venerdì pomeriggio, è stato trasmesso un film realizzato dal Policlinico in occasione del decennale.
Hanno assicurato la loro presenza, oltre ai più autorevoli neurochirurghi italiani, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, il magnifico rettore dell’Università di Palermo, Fabrizio Micari, il presidente della scuola di medicina e chirurgia dell’ateneo, Francesco Vitale, il direttore del Policlinico, Renato Li Donni, il presidente dell’ordine dei medici, Toti Amato e il direttore dell’Ismett, Angelo Luca.
«La partecipazione di una faculty così prestigiosa- afferma Iacopino- ci onora e onora una realtà che ha richiesto, in questi anni, il contributo di tanti attori. Ci inorgoglisce pensare che anni fa l’università di Palermo non aveva una neurochirurgia e adesso c’è, è una realtà pronta a continuare a crescere, esattamente come ha fatto in passato, mantenendo dritto il timone su valori, prassi e obiettivi condivisi».
«La neurochirurgia universitaria della nostra città- prosegue il neurochirurgo- si è caratterizzata dalla sua nascita e in tutti questi anni per una particolare vocazione per la formazione e l’innovazione. Vi sono delle ‘unicità’ come, ad esempio, la possibilità di trattare in maniera non invasiva pazienti affetti da tremore di varia natura come quella parkinsoniana e praticare particolari tipologie di interventi chirurgici rivoluzionari mini invasivi sulla colonna vertebrale, per cui siamo primi in Europa».
Sono previsti, infine, 12 crediti Ecm per le seguenti figure professionali: medici chirurghi (neurologia, neurochirurgia, anestesia e rianimazione, medicina e chirurgia di accettazione e di urgenza, medicina generale (Mmg), oncologia, ortopedia e traumatologia, radiologa), infermieri, terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva.
Per gli studenti di medicina e delle professioni sanitarie verrà rilasciato attestato di partecipazione e l’attività potrà essere inserito nel “libretto rosso” come attività didattica.
Provider e segreteria organizzativa sono a cura di Biba Congressi.