ENNA. Ha rischiato di morire la giovane nissena che alla 34esima settimana di gravidanza è stata colta da una crisi eclamptica senza alcun preavviso. Da Niscemi il 118, con elisoccorso proveniente da Catania, ha portato la 22enne Fabiola Rizzo già in stato di incoscienza e in piena crisi eclamptica all’Umberto I di Enna.
La squadra del nosocomio ennese, allertata nel primo pomeriggio, ha quindi aspettato la paziente con la sala operatoria pronta, salvando la vita della giovane mamma e della sua creatura che oggi sta bene tra le sue braccia. La donna ha affrontato un parto cesareo di emergenza e di seguito per garantire il suo recupero è stata ricoverata nel reparto di Rianimazione sempre a Enna. Adesso- come si vede dalla foto- la 22enne sta benissimo insieme alla sua bimba che oggi pesa 2 chilogrammi, seguita dall’Utin di Enna.
«Era una situazione davvero drammatica- commentano dall’Ostetricia e Ginecologia di Enna- La donna era incosciente quando è stata trovata dal padre accasciata per terra in casa ed è giunta da noi con una pressione altissima ma il lavoro di squadra ci ha consentito di salvarle la vita».
È stato proprio il lavoro di squadra– coinvolti infatti i reparti di Ostetricia, Neonatologia, Rianimazione e Centro trasfusionale– a cambiare le carte in tavola di un destino che sembrava avverso. Né a Gela né al Sant’Elia di Caltanissetta infatti, in quel momento, erano in condizione di accogliere e gestire il caso.
«Questi episodi con crisi epilettiche o innalzamento eccessivo della pressione- spiegano i medici- non sono consueti durante le gravidanze ma possono accadere all’improvviso, senza che la donna soffra di patologie ad essi affini e mettono a rischio la vita della paziente e del suo bambino che può andare incontro a una grave sofferenza».