È stato inaugurato l’ambulatorio infermieristico del Papardo, un segno di risposta concreto ai bisogni assistenziali non solo dei pazienti interni (decongestionando così l’attività delle altre Unità operative) e esterni che possono usufruirne per varie prestazioni sanitarie (medicazioni, terapia infusionale), ma anche per quanto concerne l’educazione sanitaria e la formazione dei caregiver.
Il progetto è stato fortemente voluto dal commissario straordinario Paolo La Paglia e dal direttore sanitario Paolo Cardia, con il supporto dell’infermiere Antonio Trino, presidente dell’Ordine professionale degli Infermieri di Messina e referente dell’ambulatorio, con l’intento di «far riemergere una professione finora svilita, nell’ottica di un percorso di crescita e servizio dell’Azienda su tutto il territorio provinciale».
Insieme a loro, al taglio del nastro erano presenti il responsabile infermieristico designato Leo Cutugno e il cappellano dell’ospedale padre Francesco Gullo che ha benedetto i locali.
La struttura, nelle vecchie sale operatorie del reparto di ortopedia vicino agli altri ambulatori, ha come finalità principale quella di standardizzare le procedure d’impianto e gestione dei cateteri centrali a inserzione periferica (PICC), utili soprattutto nelle terapie oncologiche infusionali.
«In linea con il decreto assessoriale Targeting-Zero che ha lo scopo di abbattere le infezioni catetere correlate, vorremmo fare entrate l’Azienda ospedaliera Papardo nella Rete Italiana PICC», ha dichiarato Trino, che in questo primo periodo sarà coadiuvato nelle prestazioni dalla collega Sara Cascio.
La struttura, che si occupa anche di accessi vascolari (Midline) e collabora con le Unità operative dell’ospedale anche per quanto concerne la formazione, pur afferendo al centro di costo della Rianimazione per la necessaria supervisione medica, è a totale gestione infermieristica.
Trino auspica che «in un futuro prossimo ci sia l’opportunità di incrementare numericamente e qualitativamente le prestazioni», grazie alla disponibilità degli infermieri delle altre Unità che a turno, pur restando assegnati ai reparti di provenienza, garantiranno la propria prestazione nell’ambulatorio.
Questo permetterà di diversificare l’offerta sfruttando le competenze avanzate presenti fra gli infermieri in azienda, che troveranno nell’ambulatorio infermieristico il luogo dove erogare prestazioni di alta qualità e soddisfazione professionale.