CEFALÙ. Un nuovo test diagnostico per verificare la presenza o meno di cellule tumorali nell’organismo dopo una terapia chirurgica radicale o per controllare l’efficacia di una cura antiblastica, viene eseguito all’ospedale Giglio di Cefalù.
È il cosiddetto test delle cellule tumorali circolanti (CTC) indicato per i tumori alla prostata, mammella ma anche ovaio e utero. Al Giglio viene effettuato grazie ad un accordo siglato con l’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano.
«Introduciamo nel nostro percorso sanitario- ha detto il direttore generale Vittorio Virgilio (nella foto)- nuovi esami diagnostici proiettando la struttura verso la nuova medicina che parte dallo studio del genoma».
«Un test- ha aggiunto il direttore sanitario, Lorenzo Lupo– che potrà essere proposto in futuro sulle persone cosiddette a rischio”. Si effettua con un prelievo di sangue che cattura, identifica e conta il numero di cellule tumorali circolanti ove presenti nell’organismo umano dando al medico importanti indicazioni sulla diagnosi, cura e prognosi del tumore.
«È particolarmente indicato- ha rilevato l’urologo Patrizio Rigatti– nei casi di ripresa delle malattia sotto terapia. Un indice importante per capire se la terapia è efficace o no. Come urologi lo consigliamo dopo aver trattato chirurgicamente e radicalmente un tumore alla prostata».
L’esame è a carico dell’assistito perché non rientra ancora tra le prestazioni rimborsate da Sistema sanitario Nazionale. Viene effettuato presso il centro prelievi del laboratorio d’analisi dell’ospedale su richiesta del paziente.