Una soluzione studiata per separare nettamente il percorso di accesso alla struttura ospedaliera di tutti i casi Covid-19, conclamati o sospetti, rispetto a tutti gli altri utenti. Un vero e proprio ospedale dentro l’ospedale senza possibilità di contatto, sia per quanto riguarda le vie di accesso che per quanto riguarda la degenza, la diagnostica e l’eventuale necessità di interventi chirurgici con ascensori, tac, sale operatorie e sale di degenza dedicate alla cura dei pazienti positivi al Coronavirus.
Abbiamo fatto un giro, accompagnati dal direttore sanitario Giuseppe Drago per vedere da vicino come l’Ospedale di Vittoria si è attrezzato per mettere in sicurezza la struttura.
“Come Asp stiamo cercando di organizzare al meglio le aree grige dei nostri ospedali – afferma il direttore generale Angelo Aliquò – Questi interventi ci hanno dato la possibilità di organizzare meglio le funzioni emergenziali, spostando tutti i servizi collegati in un unico piano. Prima, ad esempio, avevamo ospedali con rianimazioni a 5 piani di distanza rispetto al pronto soccorso. Adesso, oltre a garantire la sicurezza in epoca di Covid siamo riusciti a miglioriamo la fruizione di tutta l’area di emergenza – urgenza anche per l’avvenire. Ci sono i posti letto, ci sono le attrezzature, rimane solo il problema del reperimento dei medici, difficili da reperire specie in alcune particolari specialità”.