ASP e Ospedali

La storia

Ospedale di Trapani, battezzata la neonata rifiutata dai genitori ed “adottata” da medici ed infermieri

Dopo il parto non era stata accettata da padre e madre per la sua grave patologia genetica.

Tempo di lettura: 2 minuti

TRAPANI. Primo momento, seppur inconsapevole, di festa per una neonata “adottata de facto” da sei mesi da medici e infermieri del presidio ospedaliero Sant’Antonio Abate di Trapani.

Il 5 maggio si infatti è proceduto al battesimo della bimba ricoverata dalla nascita nell’unità operativa di Neonatologia e Utin del nosocomio trapanese. Ha officiato la cerimonia padre Antonio Peraino, cappellano ospedaliero (nella foto in alto) alla presenza del direttore di presidio Francesco Giurlanda.

Tutto il personale che ha in cura la neonata al reparto, diretto Carlo Borruso, ha reso magico il momento organizzando un piccolo festeggiamento. «Adesso, dopo il battesimo- ha detto Giurlanda- guardandola, sembra anche più serena. Per chi crede, come me, è un fatto toccante».

La piccola Anna, questo il nome della bimba, è in stato di adottabilità, e in attesa che i servizi sociali, su segnalazione del tribunale dei minori, le trovino una struttura dove accoglierla, in quanto i genitori dopo il parto non l’hanno accettata per la sua grave patologia genetica.

Commosso il commissario straordinario dell’Asp, Giovanni Bavetta, che fino al 2014 ha guidato il dipartimento materno-infantile dell’azienda: «Sono questi gesti dal grande valore umano, che rendono la nostra missione unica e rifondono di tutti i sacrifici di questo mestiere. La passione e l’amore con cui tutti al reparto hanno seguito in questi mesi i soggetti più fragili che vi siano, come i neonati con gravi malattie, è la conferma come oltre alla grande professionalità abbiano anche grande umanità e solidarietà verso il prossimo».

Ospedale di Trapani. Battesimo bimba adottata da infermieri e medici.2

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