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La Buona Sanità

Ospedale di Siracusa, patologia rinosinusale curata con un anticorpo monoclonale

Il reparto di Otorinolaringoiatria diretto da Lepanto Lentini è stato accreditato dall’Assessorato della Salute per la prescrizione del Dupilumab

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Il reparto di Otorinolaringoiatria dell’ospedale Umberto I di Siracusa diretto da Lepanto Lentini è stato accreditato dall’Assessorato della Salute della Regione Siciliana per la prescrizione dell’anticorpo monoclonale Dupilumab per il trattamento della rinosinusite cronica con poliposi nasale.

«Grazie alla richiesta che è stata avanzata dal direttore del reparto, prontamente accolta dalla direzione strategica aziendale e autorizzata dall’Assessorato della Salute della Regione Siciliana- dichiara il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra– abbiamo ottenuto una importante conquista per i pazienti della provincia aretusea affetti da tale patologia, che avranno la possibilità di sottoporsi nell’ospedale di Siracusa al trattamento biologico, oltre che chirurgico, evitando la migrazione sanitaria verso altre province».

«Nel reparto è stato istituito un ambulatorio dedicato con accesso diretto tramite CUP- interviene il direttore sanitario Salvatore Madonia– ed è significativo precisare che l’importanza della notizia sta nel fatto che il farmaco biologico in questione sarà a carico del SSN e che sino ad oggi la provincia siracusana era sprovvista di un centro prescrittore per questo anticorpo monoclonale».

«L’Unità operativa di Otorinolaringoiatria da me diretta è impegnata a far fronte a tutta la patologia del distretto testa-collo ed una grossa fetta è occupata dalla patologia rinosinusale, in particolare la patologia infiammatoria spesso etiologicamente correlata a problematiche allergiche – spiega Lepanto Lentini- Nel vasto capitolo delle patologie infiammatorie nasali si inserisce la rinosinusite cronica con poliposi nasale la cui sintomatologia consta di anosmia (perdita dell’olfatto), cefalea, rinorrea (naso che cola), ostruzione nasale e conseguente difficoltà respiratoria nasale che spesso determina apnee notturne che entrano nel determinismo di patologie cardiovascolari e broncopneumologiche».

«Sino ad oggi tali patologie venivano affrontate chirurgicamente con la consapevolezza del chirurgo e del paziente che la patologia sarebbe recidivata per la quasi impossibilità di combattere l’agente etiopatogenetico (l’allergia). Oggi la scienza, con la scoperta degli anticorpi monoclonali, ha dotato l’otorinolaringoiatra di un’arma che affianca la chirurgia, con la possibilità di controllare la recidiva permettendo a migliaia di pazienti di riappropriarsi di uno dei 5 sensi più importanti quale l’olfatto, di avere il naso libero, di non lamentare più cefalea migliorando così la propria vita quotidiana professionale e sociale. La novità degli anticorpi monoclonali in otorinolaringoiatria sta nel fatto che sino ad ieri il paziente con rinosinusite cronica con poliposi nasale per potere usufruire dell’anticorpo monoclonale doveva anche essere affetto da asma, oggi invece grazie al nuovo farmaco biologico (DUPILUMAB) anche il paziente con rinosinusite cronica con poliposi nasale può usufruire del farmaco biologico».

«È bene precisare- conclude Lentini- che non tutti i pazienti affetti da rinosinusite cronica con poliposi nasale possono sottoporsi a questa terapia ma necessitano di una fenotipizzazione della malattia secondo criteri e linee guida internazionali e nazionali di cui si occuperà l’ambulatorio dedicato».

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