ASP e Ospedali

La nota

Ospedale di Partinico, la Fials: «Riscaldamento guasto per 10 giorni»

Il sindacato sottolinea disagi per operatori e pazienti. L'Asp fa sapere che in seguito alla manutenzione l'impianto è tornato operativo oggi pomeriggio

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PALERMO. Ospedale di Partinico al gelo e disagi per il personale e l’utenza. È quanto segnala la Fials Palermo in una nota inviata ai vertici dell’azienda ospedaliera e dell’Asp per evidenziare le criticità del nosocomio. Contattata da Insanitas per una replica, l’Asp sottolinea: «L’impianto di riscaldamento era stato oggetto di un importante intervento di manutenzione. Dopo le interruzioni dei giorni scorsi, si sono susseguiti gli interventi tecnici e questo pomeriggio l’impianto è tornato a funzionare».

«Da circa 10 giorni – scrive il commissario della Fials Palermo, Giuseppe Forte (nella foto)– gli operatori sono costretti a lavorare al freddo, poiché gli impianti di riscaldamento non funzionano correttamente. Ciò è particolarmente allarmante e denota uno stato di grave incuria, senza contare che le attuali basse temperature non colpiscono solo i lavoratori, ma anche i pazienti che si recano presso il nosocomio, che, oltre a fare i conti con il proprio stato di salute devono anche subire il freddo durante gli accertamenti, le visite, lo stazionamento, le attese».

La Fials spiega di avere ricevuto continue segnalazioni dal personale e «si aggiunge anche la notizia che questa notte si è staccata la corrente elettrica, cosa che in un ospedale non può e non deve accadere, neppure per una frazione di secondo, in quanto dovrebbe essere provvisto di generatori, funzionanti, in grado di evitare che si verifichino dette anomalie e anche in questo caso si è costretti a rilevare un evidente stato di incuria».

Il sindacato ricorda inoltre che «alcuni reparti versano in condizioni strutturali precarie, vedi ad esempio il pronto soccorso, ove risultano già da tempo rotte le porte della sala rossa e della sala gialla e ciò determina una assoluta mancanza di privacy per gli ammalati durante le visite, ma soprattutto comporta un serio rischio per la sicurezza dei lavoratori che, durante la gestione dei pazienti, potrebbero subire aggressioni verbali e non solo, da parte di chiunque si trovi ad attendere all’esterno delle sale». Da qui la richiesta all’amministrazione di «intervenire prontamente».

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