PALERMO. Da tre ore una bambina con una grave malattia metabolica rara è in attesa di essere ricoverata all’ospedale “Di Cristina” di Palermo, come racconta Vanessa, la madre della piccola paziente: «Medici e infermieri dicono che non c’è posto, comunque sia stanno cercando di aiutarmi, ma purtroppo il percorso che mia figlia dovrebbe fare non viene rispettato, nel senso che i nostri figli sono trattati come bambini comuni. Noi siamo arrivati qui intorno alle 11 di questa mattina perché la bambina ha problemi alla bocca dello stomaco e “rimette” da stamattina, per cui non posso darle la terapia orale per la sua malattia, deve esserle somministrata per endovena. Adesso siamo al Pronto Soccorso, volevano mettermi con gli altri bambini al triage, ma mi sono opposta per salvaguardare la sicurezza per mia figlia che è un soggetto fragile. Non è una bella situazione da sostenere perché io capisco che c’è l’ospedale pieno, però, ci hanno tolto il reparto per lasciare i bambini fragili ad aspettare sulle sedie per ore. In queste situazioni anche se il personale medico e infermieristico si prodiga per dare assistenza alla bambina c’è poco da fare senza neanche un lettino. La bambina è stanca, proprio in questo momento l’hanno messa sulla sedia a rotelle per farla dormire».
«Siamo in piena pandemia e i posti letto in atto sono tutti occupati. Stiamo facendo il possibile per risolvere la situazione» assicura Marilù Furnari, direttore dell’ospedale dei bambini. Di fatto tutte queste problematiche sono nate da quando è stata disposta la chiusura del reparto di “Malattie Metaboliche Rare” ad opera della direzione generale dell’Arnas Civico a causa del Coronavirus, senza prevedere percorsi alternativi o agevolati per i bambini con patologie gravi.