È stata eseguita per la prima volta a Palermo la correzione della diastasi dei retti con tecnica REPA (Pre Aponeurotic Endoscopic Repair), endoscopica. L’intervento è stato svolto dalla dottoressa Claudia Denaro (nella foto), responsabile organizzativa della Chirurgia Generale e d’urgenza del Civico. L’operazione è stata eseguita su due donne di età tra i 40-45 anni e con gravidanze precedenti. Nelle prossime settimane, invece, si sottoporranno alla correzione anche due uomini, al momento in lista d’attesa. Molte delle persone che attendono l’intervento erano state visitate prima della pandemia, poi l’emergenza sanitaria ha bloccato le operazioni e ridotto gli interventi alle urgenze.
Per diastasi addominale s’intende l’allargamento e eccessiva separazione della muscolatura retto-addominale centrale, in senso longitudinale. Spesso sottovalutata o comunque confinata a un problema estetico, in realtà la diastasi addominale è un problema innanzitutto funzionale e per questo deve essere affrontata nel modo corretto.
«Ha delle risposte immediate per i pazienti- spiega ad Insanitas la chirurga Denaro- Una metodica mininvasiva che ho appreso da un chirurgo di Torino che a sua volta ha imparato in Spagna e che ha l’ha eseguita per primo in Italia. Permette anche la correzione di ernie addominali associate, consente una ripresa post-operatoria veloce già a 24 ore. La diastasi dei retti è una patologia molto diffusa soprattutto nelle donne dopo la gravidanza, che determina l’insorgenza di sintomi quali lombalgia, incontinenza urinaria da sforzo, problemi digestivi, stipsi, oltre che un evidente disagio estetico. A tutt’oggi non esiste un approccio fisioterapico che corregga questa patologia, che spesso peggiora proprio con esercizi fisici impropri. L’unica soluzione è oggi rappresentata dalla chirurgia mininvasiva quale la REPA, al momento il gold standard per questa patologia accreditata dalla letteratura internazionale».
Nel caso delle donne, sovrappeso e obesità, età oltre i 35 anni, gravidanze precedenti o gemellari, muscoli addominali deboli sono alcuni dei fattori di rischio della diastasi addominale, patologia post partum che colpisce il 30% delle donne e neo mamme. Mentre, negli uomini, oltre il sovrappeso, altri fattori incidono come la lassità muscolare, l’obesità associata a un’alta percentuale di grasso addominale e i dimagrimenti importanti.
Per intervenire è necessaria una visita associata a un’indagine strumentale come la TAC dinamica. La riparazione endoscopica è un intervento minimamente invasivo che prevede un giorno di ricovero con un post operatorio caratterizzato da una rapida ripresa fisica del paziente.
«Un intervento che riduce i tempi di ospedalizzazione, oltre l’impiego di risorse umane- commenta la dottoressa Denaro- Stiamo cercando di dare una spinta a un reparto che viene da un periodo difficile come quello della pandemia. La chirurgia della parete addominale vuole essere un tassello di qualità che si aggiunge alle altre attività della Chirurgia Generale e d’urgenza del Civico di Palermo».