PALERMO. A Palermo da un anno è divenuto operativo un ambulatorio dedicato a tutti quei pazienti che hanno subito l’asportazione chirurgica della laringe a causa di un tumore.
«Chi subisce un intervento di laringectomia totale non è privato solo delle corde vocali o dell’organo laringe», dichiara il Dott. Vincenzo Immordino (direttore della U.O.C. di Otorinolaringoiatria dell’ ARNAS Civico di Palermo), “ma perde, anche, la possibilità di esternare, tramite la propria voce, sentimenti ed emozioni».
La voce parla di noi, ci racconta, ci mette in contatto con il mondo circostante ma, purtroppo, chi subisce l’intervento di laringectomia totale per un tumore alla gola, vive il dramma della perdita totale della voce e quindi della possibilità di comunicare con gli altri.
Presso questa U.O.C. di ORL è stato attivato un ambulatorio specifico per tutti i pazienti che vivono questo dramma, proponendo loro varie possibilità di comunicazione verbale.
Alla ormai antica e classica rieducazione fonatoria tramite voce esofagea, oggi esiste un percorso di riabilitazione che inizia con l’introduzione chirurgica di una protesi fonatoria (facile da impiantare e da gestire) che permette, da subito, di tornare a comunicare verbalmente con il mondo circostante e prosegue con trattamenti di riabilitazione respiratoria e check-up oncologici completi.
L’ambulatorio, funzionante tutti i lunedì pomeriggio presso il reparto di ORL del Civico, è gestito dalla Dott.sa Maria Cimino, in collaborazione con una equipe multidisciplinare comprendenti una logopedista, psicologa, assistente sociale, infermiere specializzato e la collaborazione dei volontari dell’Associazione Laringectomizzati Sicilia (A.La.Si. Onlus).
L’equipe si occupa delle cure del paziente con laringectomia totale, con o senza protesi fonatoria, «ridando la voce, la speranza e la voglia di vivere a chi è stato colpito da questo brutto male».
Nella foto: Maria Cimino, Vincenzo Immordino e Simona Fiumara.