ASP e Ospedali

L'appello

«Ospedale Cervello, il Centro per le malattie neuromuscolari genetiche rare non sia depotenziato»

Alcune associazioni si oppongono al mancato rinnovo del contratto della dottoressa Grazia Crescimanno: «Non si perda questa figura centrale». La replica dell'azienda: «Prevista la trasformazione in Uos gestita dal nostro personale altamente qualificato».

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PALERMO. «Tutti i pazienti e i familiari seguiti dalla dottoressa Grazia Crescimanno chiedono che le venga rinnovato il contratto, lei costituisce un raggio di sole nell’oscurità della sofferenza». È l’appello lanciato da alcune associazioni a nome dei pazienti- e delle loro famiglie- del “Centro di riferimento per la prevenzione e il trattamento delle complicazioni respiratorie delle malattie neuromuscolari genetiche rare” dell’ospedale Cervello.

Giovedì 12 maggio alle ore 11 è previsto davanti la sede amministrativa di Villa Sofia-Cervello (in viale Strasburgo 233) un sit-in di pazienti e familiari per manifestare il dissenso per il mancato rinnovo del contratto alla dr.ssa Crescimanno e chiedere che il Centro non sia depotenziato nè ridimensionato.

«Siamo venuti a conoscenza che la Direzione sanitaria non intende rinnovarle il contratto, che scade il 30 giugno. Specializzata nelle complicazioni respiratorie delle malattie neurodegenerative, è unica per la sua professionalità, la sua esperienza, la sua dedizione e la sua umanità- si legge nella nota-  Lavora in questo reparto da trent’anni, conosce i propri pazienti, grazie alle sue competenze ha migliorato la loro vita e ha dato prova di rappresentare un porto di salvezza, salvando tante persone. Si è prodigata e continua a prodigarsi, risolvendo casi complicatissimi con uno studio attento e meticoloso. Non si può rischiare di perdere questa figura centrale, lei costituisce per tutti noi un porto di speranza, è un gioiello nel mondo della sanità siciliana. È un’eccellenza, i dirigenti dovrebbero sostenerla ed essere orgogliosi della sua presenza nella loro struttura ospedaliera».

Ed ancora: «Con questa lettera vogliamo sensibilizzare i dirigenti per impedire qualcosa di disastroso, che non interessa solo i malati neuromuscolari e le loro famiglie, ma l’intera collettività, perché questo tipo di patologie può colpire chiunque improvvisamente. Da diverso tempo  abbiamo assistito ad un depotenziamento del Centro, nonostante le nostre ripetute lettere  all’assessorato ed alle Direzioni Ospedaliere per far diventare il CRR Unità Ospedaliera Dipartimentale Semplice (UODS). La mancanza di posti letto, la sospensione ambulatoriale, la mancanza di servizi e di  personale specializzato e non ultimo il mancato rinnovo contrattuale della dottoressa Crescimanno sancirà la indisponibilità alle cure per i pazienti neuromuscolari che ne hanno assolutamente bisogno».

LA REPLICA DI VILLA SOFIA-CERVELLO

Contattata da Insanitas, l’azienda ospedaliera palermitana precisa: «Non c’è alcuna intenzione di chiudere il centro di riferimento, ma semmai di potenziarlo. In linea, infatti, con i nuovi atti aziendali e la nuova pianta organica è stata prevista la trasformazione del Centro suddetto in UOS ( Unità Operativa Semplice), che sarà gestita dal nostro personale, altamente formato e qualificato, che assicurerà i migliori standard di cura ai pazienti. Pertanto, la questione posta in riferimento a posizioni contrattuali individuali della dottoressa Crescimanno nulla ha a che fare con l’assistenza a questa tipologia di pazienti, che non hanno quindi ragioni di nutrire preoccupazione alcuna circa la continuità delle cure e la loro qualità».

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