«Rammarico e preoccupazione per la sospensione dell’attività chirurgica presso il reparto di Chirurgia Generale dell’Ospedale “Barone Lombardo” di Canicattì».
È quanto esprime con una nota Rosetta Vaccaro (segretario Aziendale del Cimo Agrigento), chiedendo che “venga ripristinata l ‘attività del reparto, attraverso la mobilità d’urgenza o il comando di un’altra unità “Dirigente Chirurgo” , per coprire l’assenza per malattia di un medico».
Secondo il Cimo Agrigento «il disagio alla popolazione può essere superato con un provvedimento immediato, Dirigenti Medici afferenti al Dipartimento Chirurgico per pochi giorni possono sopperire all’assenza del medico in atto in malattia. Il Direttore del Dipartimento Area chirurgica di concerto con il Direttore Sanitario Aziendale, debbono, con urgenza, attivare tutte le strategie utili affinché un bacino d’ utenza di circa 100.000 abitanti, qual’è il comprensorio di Canicattì , non restino senza assistenza chirurgica».
Inoltre, il Cimo chiede Commissario dell’Asp di Agrigento, Gervasio Venuti, «la massima considerazione per risolvere le criticità» e «si riserva, in privata sede di riferire al Commissario le considerazioni che taluno ha espresso nei confronti dei Medici in servizio presso la Chirurgia di Canicattì».
Infine, dal sindacato dei medici reiterano «la richiesta di risolvere strutturalmente il problema e richiamare con urgenza il primario F.F della Chirurgia dalle ferie forzate, superando il mancato godimento delle ferie arretrate, provvedendo in via eccezionale al pagamento delle stesse».
La foto è di archivio