PALERMO. Toti Amato (nella foto) è stato riconfermato presidente dell‘Ordine dei medici di Palermo. L’investitura è giunta nel corso della seduta di insediamento del neo Consiglio Direttivo, eletto per il triennio 2018-2020.
LE CARICHE ORDINISTICHE:
Presidente: Salvatore Amato
Vice presidente: Giovanni Merlino
Segretario: Maria Silvana Muscarella
Tesoriere: Maria Vita Gabriella Pantaleo
Commissione odontoiatri, Presidente: Mario Marrone
Collegio revisori dei conti, Presidente: Dott.ssa Daniela D’Angelo
Le parole di Amato: “L’età media di tutto il consiglio si è ulteriormente ridotta rispetto al passato e già nel triennio precedente era scesa di 10 anni. Nell’esecutivo è maggiore la rappresentanza femminile con la Dott.ssa Maria Silvana Muscarella e la Dott.ssa Daniela D’Angelo. Tanti giovani hanno partecipato attivamente, dimostrando grande interesse per la vita ordinistica”.
I RISULTATI DELL’ASSEMBLEA ELETTORALE
Candidati per il Consiglio e voti
Amato Salvatore 1355
Di Salvo Angelo 672
Di Stefano Eugenia 956
Galvano Luigi 991
Gennaro Paola 628
Iacono Antonio 827
Leone Rosario 837
Merlino Giovanni 1061
Montalbano Giuseppe 803
Montalto Domenico 660
Muscarella Maria Silvana 903
Nicosia Antonio 847
Pantaleo Maria Vita Gabriella 795
Petrona Baviera Francesco 779
Radosti Silvia Cesarina 844
Riggio Francesco 532
Tramonte Luigi 836
Candidati per i revisori dei conti
D’Angelo Daniela 1275
Modica Francesco 1189
Porrovecchio Salvatore 1166
Revisore supplente
Picone Giorgio 1345
«La larga partecipazione alla consultazione elettorale per il rinnovo del consiglio direttivo dell’ordine ha coinvolto molti iscritti, che voglio ringraziare per avere colto la necessità di una forte adesione, soprattutto alla luce delle difficoltà enormi che sta vivendo sia la professione medica che la stessa istituzione ordinistica», ha detto Amato, sottolineando che «l’alto numero di medici che ha votato significa un forte impegno a dare voce alle motivazioni».
Poi ha aggiunto: «Purtroppo, per una manciata di voti, nel consiglio direttivo del prossimo triennio mancherà una rappresentanza giovane e coesa, con la quale negli anni abbiamo collaborato e raggiunto risultati importanti. E di questo sono fortemente dispiaciuto. Ma al di là della formale presenza nel nuovo consiglio, mi preme ricordare che il lavoro fin qui svolto e i progetti avviati sono il frutto anche dell’impegno di chi non ce l’ha fatta ad essere eletto perché un team è vincente se ha collaborazioni vincenti».
«Ci aspettano traguardi importanti e probabilmente anche scontri duri con il mondo politico istituzionale, che oggi nega il ruolo sociale della professione medica e degli ordini. Questo richiede un maggiore impegno e certamente il coinvolgimento di tutti, non solo dei componenti del nuovo consiglio. Sono stato sempre convinto che l’ingrediente segreto per il successo di qualunque obiettivo si può ottenere solo se tutti ne sono coinvolti, partecipando attivamente».