PALERMO. Il 25 settembre si voterà in Sicilia anche per le Regionali oltre che per le politiche». Lo ha detto il presidente Nello Musumeci, annunciando le proprie dimissioni e parlando di una decisione sofferta ma meditata: «Non c’è alcun motivo politico alla fonte di questa decisione, sono quasi tutte ragioni di ordine tecnico e procedurale dettate dal buon senso. Anzitutto non interrompere due volte le lezioni nelle scuole per elezioni regionali e nazionali. Inoltre crescono i casi di contagio Covid, immaginate cosa potrebbe accadere in autunno. In caso di aumenti di contagio, quindi, non potremmo garantire a tutto il corpo elettorale di potere esercitare il diritto al voto. Il motivo più importante è quello di fare rispamiare alla Regione circa 20 milioni di euro accorpando Regionali e Nazionali in un’unica data».
«Una mia ricandidatura? Ribadisco che sono pronto a guidare la coalizione di centrodestra per garantire una nuova vittoria. Qualcuno all’interno della coalizione dice che io abbia un brutto carattere, che sia molto rigoroso, antipatico e quindi divisivo. Siccome per me l’unità della coalizione è più importante di qualunque pur legittima aspirazione a continuare il lavoro avviato cinque anni fa, se sono realmente divisivo e non è un capriccio di nessuno posso benissimo fare un passo di lato. Si trovi un altro candidato, faremo conoscere le nostre valutazioni e andremo avanti».
«Nel frattempo continueremo a lavorare, fino all’ultimo giorno», ha aggiunto Musumeci riferendosi all’attività della giunta regionale e quindi degli assessori, compreso quello della Sanità.