Dal palazzo

L'incontro con il sindacato Cimo

Nuova rete ospedaliera siciliana, Gucciardi ammette: «Alcuni refusi, ma saranno immediatamente corretti»

L'incontro dell'assessore regionale alla Salute con il sindacato Cimo.

Tempo di lettura: 4 minuti

PALERMO. Una delegazione della Segreteria Regionale della Sicilia di CIMO, il sindacato dei Medici, è stata ricevuta ieri dall’assessore regionale della Salute, Baldo Gucciardi, per rappresentare le perplessità emerse dall’analisi della nuova rete ospedaliera approvata con Decreto Assessoriale pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 14 aprile (leggi qui).

La delegazione CIMO guidata dal segretario regionale Riccardo Spampinato, affiancato da Angelo Collodoro, Giuseppe Bonsignore e Antonio Iacono, ha esposto preliminarmente le criticità di carattere generale scaturite dal piano di riordino varato da Gucciardi dopo l’Ok ottenuto dai tavoli tecnici interministeriali (MEF e Ministero Salute).

In base al resoconto dato dal Cimo, Gucciardi ha subito ammesso che esiste la possibilità di qualche refuso presente sia nel Documento Metodologico che, soprattutto, nelle tabelle allegate al D.A., giustificandolo con i tempi ristretti in cui ci si è dovuti muovere alla fine di un iter travagliato e dei tanti paletti imposti da Roma, ma ha tenuto a sottolineare che la Rete Ospedaliera approvata non è blindata e che sarà anzi suscettibile di aggiustamenti e miglioramenti già nell’immediato futuro.

Spampinato, ad esempio, ha fatto rilevare all’assessore l’assenza nella Rete emergenza- urgenza del Pronto Soccorso all’ospedale di Leonforte (EN), ma Gucciardi ha prontamente replicato che si tratta di uno dei possibili “refusi” che vanno immediatamente corretti.

Inoltre l’assessore ha sottolineato che alcune modifiche si renderanno necessarie già breve termine e si è dichiarato disponibile a prendere in considerazione eventuali suggerimenti provenienti anche da parte sindacale per esaminare congiuntamente nel dettaglio altre eventuali criticità dovute alla fretta con cui è stato necessario chiudere i lavori, pena lo slittamento dell’approvazione a luglio e il mancato sblocco delle tanto attese assunzioni.

Su tale fronte, Gucciardi ha affermato che i tempi saranno brevissimi, che proprio ieri ha notificato a tutti i Direttori Generali delle aziende sanitarie siciliane i necessari input per giungere al riallineamento degli atti aziendali con i nuovi requisiti fissati dal Decreto, affermando che già nel prossimo mese di giugno si potrà dare il via allo scorrimento delle graduatorie ancora vigenti, esaurite le quali si procederà alle procedure di stabilizzazione dei “precari” e a quelle di mobilità.

Si è discusso della situazione di Villa Sofia- Cervello, a proposito della quale il segretario aziendale CIMO, Giuseppe Bonsignore, aveva nei giorni scorsi aspramente contestato sia il declassamento che la ventilata possibilità di chiusura del P.O. Villa Sofia (leggi qui).

A questo proposito l’assessore ha dato ampie garanzie, affermando innanzitutto che «non esiste alcun piano di smantellamento di Villa Sofia che rappresenta nell’ambito della Rete emergenza urgenza un essenziale punto di riferimento di un vasto bacino di utenza non solo della parte ovest della Città Metropolitana di Palermo, ma anche dell’intera Provincia di Trapani». Gucciardi ha aggiunto che «non ci sarà nessuna chiusura di Villa Sofia e non verrà tolto alcun Reparto ai due Ospedali».

L’assessore ha anzi affermato che «il nuovo decreto del 31 marzo non abolisce le funzioni di Hub riguardanti il Trauma, l’Infarto miocardico e l’Ictus e che queste saranno ovviamente mantenute, essendo state istituite attraverso precedenti Decreti Assessoriali che non possono essere revocati, anzi l’obiettivo è quello di implementarle progressivamente».

La delegazione CIMO ha preso atto di tali importanti rassicurazioni e delle articolate spiegazioni fornite dall’assessore in un colloquio durato oltre due ore, dichiarandosi soddisfatta degli impegni assunti e della prossima interlocuzione già fissata fin d’ora per discutere nel dettaglio di altri eventuali discordanze riscontrate nel D.A. del 31 marzo scorso.

Alla fine, il sindacato sottolinea: «È stato un confronto aperto e improntato al dialogo costruttivo, con ampie aperture da parte dell’assessore Gucciardi, la cui disponibilità ad accogliere i nostri suggerimenti e ad apportare le dovute modifiche alla Rete già esitata è la dimostrazione che Cimo Sicilia non ha tenuto finora nessun atteggiamento pretestuoso e fine a sé stesso, come qualcuno voleva far credere, dando invece voce ad una esigenza di chiarezza e trasparenza nell’interesse della collettività e della salute dei cittadini. Oggi sono arrivate le prime risposte chiarificatrici, ma il cammino per migliorare il sistema è soltanto all’inizio».

Intanto, dai grillini viene sollevata un’altra polemica: il presunto dimezzamento delle ambulanze del 118 in Sicilia previsto dalla nuova rete ospedaliera: leggi qui

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