Dal palazzo

Il reportage del congresso

Nuova rete ospedaliera, precariato e sicurezza sul lavoro: ecco le richieste dell’Anaao Assomed Sicilia

Il reportage di Insanitas del congresso di Palermo. Tra gli interventi quello dell'assessore Razza.

Tempo di lettura: 4 minuti

PALERMO. Nella due giorni dal titolo “La sanità pubblica nel Dna” organizzata da Anaao Assomed, specialisti, operatori sanitari, figure politiche amministrative si sono confrontati su argomenti al centro del dibattito sulla sanità siciliana da ormai quattro anni (in alto le interviste video).

Un’occasione per fare il punto sulla situazione del servizio sanitario nazionale in un’ottica di miglioramento della professione medica anche e soprattutto nel rapporto con i pazienti.

Tra le tematiche maggiormente attenzionate «la rete ospedaliera che- ha spiegato Pietro Pata, segretario uscente di ANAAO ASSOMED Sicilia- deve essere ancora risolta nella sua declinazione definitiva, perché finora non abbiamo la decretazione ufficiale».

A questo si aggiunge «il problema del precariato che ha interessato- continua Pata- centinaia di dirigenti e centinaia di operatori sanitari e che sembra finalmente arrivato alla fine dopo un lungo periodo. Ma ancora più importante il tema della sicurezza di chi ricorre alle strutture pubbliche per motivi di salute e soprattutto della sicurezza di chi cura».

Costante e crescente è infatti il fenomeno delle aggressioni perpetrate ai danni del personale medico-sanitario, in special modo nei pronto soccorso, dovuto secondo Pata a «una malessere delle strutture sanitarie,legato alle dotazioni organiche ancora non completate e ridotte rispetto agli standard in una regione come la Sicilia nella quale ancora la mobilità sanitaria è molto forte verso altre regioni e nella quale sono troppo e immotivatamente lunghe le liste d’attesa».

 

Un problema, quello dell’insicurezza sul posto di lavoro, che affligge tutto il Sud Italia. «Aggressioni verbali e aggressioni fisiche, soprattutto al Sud, non è soltanto la Sicilia – ha sottolineato Costantino Troise, segretario nazionale Anaao Assomed– Ma la Campania, Napoli in particolare, sta diventando un avamposto, segnalano che c’è una frattura, una linea di divisione, fra i medici e i pazienti frutto della carenze di risorse che lasciano il medico solo a gestire una forbice sempre più ampia tra le risorse che calano e aspettative dei cittadini che crescono».

Secondo Troise è fondamentale una reazione a questo fenomeno attraverso soluzioni di «deterrenza come aumentare le pene per le aggressioni ai medici pubblici ufficiali ma anche con campagne di comunicazione che insegnino ai medici a gestire questa fame di aggressività e anche ai cittadini cosa attendersi dalla sanità e come rapportarsi nei confronti del personale sanitario».

Alla Tavola Rotonda, dal titolo “Il puzzle della Sanità Siciliana: opinioni a confronto”, ha preso parte anche l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza che ha accolto con favore l’iniziativa, cogliendo l’occasione per puntualizzare alcuni aspetti del processo di efficientamento del sistema sanitario siciliano:  «Il primo tema affrontato è stato quello del lavoro. Sono felice di poter dire che,alla fine di un processo articolato, oltre 5mila lavoratori della sanità siciliana vedranno trasformare il loro contratto da tempo determinato in contratto a tempo indeterminato».

L’intervento dell’assessore Ruggero Razza

A proposito della rete ospedaliera Razza ha sottolineato: «Lo scorso anno sarebbe dovuta entrare in vigore la rete ospedaliera approvata a marzo dell’anno precedente che è stata immediatamente corretta. La giunta di governo però ha sospeso l’efficacia della rete ospedaliera perché eravamo consapevoli di non essere nelle condizioni di poter fare interventi correttivi entro il termine del 31 dicembre. Alcune strutture fondamentali, come uno dei reparti oncologici di Catania, non solo sarebbero stati declassati ma addirittura sarebbero scomparsi. Abbiamo così preferito uno scivolamento di sei mesi dell’entrata in vigore della rete ospedaliera. Entro la fine del mese di luglio – ha concluso Razza- potremo dotare, si spera, le aziende sanitarie di una governance definitiva».

Sono intervenuti al dibattito anche Mario La Rocca (direttore del Dipartimento Pianificazione Strategica dell’assessorato alla Salute), Giuseppe Greco (segretario regionale di Cittadinanzattiva), Eleonora Albanese (dirigente dell’esecutivo nazionale Anaao Assomed), Elisabetta Lombardo (componente del Tavolo Tecnico del Ministero della Salute per la sicurezza degli operatori sanitari), Giuseppe Liberti (consulente dell’assessorato alla Salute per i rapporti con le OO.SS. e le Società Scientifica) e Fabrizio Giustolisi (avvocato giuslavorista).

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