PALERMO. «Il piano del precedente governo regionale prevedeva la perdita di decine di ospedali. Con la Rete siamo riusciti a salvarli tutti e ora anche piccoli ospedali diventeranno punti di alta specializzazione».
Lo ha detto Rosario Crocetta durante la conferenza stampa che si è tenuta stamattina sul tema della nuova rete ospedaliera siciliana (in alto a destra le interviste video), oggetto in questi giorni di numerose polemiche e proteste. «Tutto questo grazie all’ottima intuizione degli ospedali riuniti. La Rete ospedaliera- aggiunge Crocetta- punta a migliorare il servizio grazie anche alle nuove assunzioni. Il governo regionale risponde coi fatti alle polemiche».
Presente anche l’assessore regionale alla Salute, Baldo Gucciardi: «Con la nuova Rete ospedaliera viene garantito il diritto alla salute a tutti i cittadini siciliani. Grazie al nuovo piano tutti i cittadini, da chi ha l’ospedale dietro casa a chi abita sui Nebrodi o le Madonie, avranno pieno diritto al servizio sanitario grazie anche a un’attività di trasporti che deve seguire dei tempi da rispettare».
Poi Gucciardi ha aggiunto: «Più posti letto e tutti gli ospedali resteranno attivi. L’unica modifica voluta dal ministero della Salute riguarda gli Ospedali riuniti di Villa Sofia-Cervello di Palermo che noi avevamo proposto come Hub di secondo livello. Ma vista la distanza, non potevano essere considerati nel piano della nuova Rete come ospedali riuniti e avremmo, dunque, dovuto smantellare tanti reparti. Abbiamo così deciso di non toccare nulla e a Villa Sofia- Cervello resteranno in servizio tutte le eccellenze presenti».
Si sblocca l’iter delle assunzioni e dei concorsi. «I manager possono già procedere con lo scorrimento delle graduatorie e i concorsi. Inoltre, il ministero ha già dato un segnale, autorizzando l’immissione di circa 87 tra anestesisti e rianimatori in diverse strutture complesse nella rete di emergenza-urgenza. Voglio- aggiunge Gucciardi- ringraziare il ministro Lorenzin che ha parlato della Rete ospedaliera della Sicilia come esempio da seguire per le altre Regioni italiane. Adesso, siamo pronti ad accogliere tutte le osservazioni e riflessioni da parte di sindacati e rappresentanti istituzionali del territorio per eventuali modifiche, consapevoli che entro il 31 dicembre del 2018 il Sistema sanitario siciliano dovrà essere allineato alla Rete».
Alla conferenza stampa erano presenti anche Pippo Digiacomo (presidente della commissione Sanità dell’Ars) ed Ignazio Tozzo (direttore generale del dipartimento di pianificazione strategica).