L’Ars ha approvato un emendamento, firmato dalle opposizioni e da alcuni deputati di centrodestra, che impedisce al governo di procedere a nomine nelle Asp e nelle aziende controllate e partecipate nei 180 giorni antecedenti alle elezioni. I capigruppo di FdI e Db, Elvira Amata e Alessandro Aricò, avevano chiesto alla Presidenza il rinvio dell’emendamento in commissione di merito ipotizzando anche profili di incostituzionalità, ma il testo è stato messo ai voti e alla fine è stato approvato, col voto favorevole di chi aveva manifestato disappunto rilevando tra l’altro la non attinenza dell’emendamento col disegno di legge in discussione.
“Nel metodo oggi scriviamo una pagina macchiata, nulla sarebbe cambiato se questo emendamento seguendo il percorso istituzionale corretto fosse andato nella commissione di merito- ha detto in aula l’assessore regionale al Territorio, Toto Cordaro – Questo emendamento e con queste firme resteranno nella storia di questa legislatura e di questo Parlamento: mi rimetto alla decisione della Presidenza, se si decide di votare voterò a favore”. (ANSA)
In particolare per quanto riguarda la Sanità viene così stoppata la selezione in corso per la nomina dei nuovi direttori generali di Asp, ospedali e Policlinici Universitari.
I COMMENTI
«Pur con perplessità circa l’ammissibilità e la costituzionalità dell’emendamento che blocca le nomine, è tuttavia palese e incontrovertibile che si tratta di una norma che certifica in maniera inequivocabile, anche da parte dell’opposizione, il buon lavoro svolto dal Governo Musumeci nella scelta dei soggetti preposti alla gestione degli enti pubblici regionali». Lo afferma Alessandro Aricò, capogruppo all’Ars di DiventeràBellissima.
“Abbiamo sostenuto la norma che impone lo stop alle nomine da parte del governo regionale in enti, aziende e società controllate e partecipate nei 180 che precedono le elezioni”. Lo dice Giuseppe Lupo, capogruppo Pd all’Ars, a proposito dell’emendamento approvato oggi dall’aula “norme in materia di nomine ed incarichi di competenza del governo della Regione”. “È una norma di buon senso – aggiunge Lupo – che impedisce nomine ad hoc in piena campagna elettorale permettendo il buon andamento della gestione amministrativa regionale”.