PALERMO. Lo sciopero generale del personale autista-soccorritore della Seus: a proclamarlo per il 25 maggio sono Confintesa, Fials e Fsi-Usae, denunciando «problematiche irrisolte legate all’emergenza Coronavirus» e che «il Governo regionale continua ad ignorare le richieste dei sindacati». Nella nota vengono passate in rassegna le criticità più volte e invano denunciate e si sottolinea che durante le convocazioni in assessorato alla Salute non sono arrivate formali garanzie «ma soltanto un impegno verbale limitato al solo pagamento del cd. Bonus Covid».
Nel dettaglio, ecco quanto denunciato dai tre sindacati:
- Mancato riconoscimento dell’indennità di rischio biologico a tutto il personale Autista/Soccorritore della SEUS, come già avviene per i medici di EST che operano a bordo delle ambulanze SUES 118;
- Problematiche relative alla mancanza di idonei centri di sanificazione delle ambulanze in quasi tutto il territorio regionale ai sensi del decreto assessoriale 999/2015;
- Problematiche relative alla mancanza di screening per la prevenzione da Covid19 (esami sierologici e tamponi regolarmente cadenziati);
- Problematiche relative ad una strutturale carenza di personale, specialmente nella Sicilia orientale (come Catania e Siracusa);
- Richiesta di apposito addendum al contratto di servizio stipulato tra Assessorato Regionale della Salute e SEUS in merito a tutto ciò che concerne l’istituzione di un apposito contratto integrativo aziendale (vedi progressioni di carriera, buoni pasto, pronta disponibilità, ecc.);
- Mancata erogazione del cd. BONUS COVID come da legge finanziaria n. 9/2020 esteso a tutto il personale della SEUS con afferenza Covid19;
- Mancata convocazione di un apposito tavolo di crisi permanente per la gestione della pandemia, dove siano coinvolti tutti gli attori del sistema di urgenza/emergenza sanitaria;
I firmatari della nota (clicca qui) sottolineano: «Siamo stanchi della reiterata indifferenza da parte delle Istituzioni. Abbiamo contratto il Covid soccorrendo i malati e lavorando in prima linea. A distanza di 14 mesi dall’inizio dell’emergenza, esigiamo rispetto. Siamo stanchi, così come lo sono i Lavoratori che rappresentiamo, di essere l’ultima ruota del carro della sanità siciliana, mentre i report parlano di cifre intorno al 99% di successi per ogni singolo intervento effettuato in emergenza/urgenza».