PALERMO. «Il bando per l’affidamento del servizio di assistenza e consulenza non è certo la scelta migliore per creare la Neurochirurgia pediatrica in Sicilia, anzi c’è il concreto rischio di una ulteriore perdita di tempo che ancora una volta penalizzerebbe i piccoli pazienti e i loro familiari». Cira Maniscalco, presidente del Co.sma.nn (Comitato regionale per le malattie rare neurologiche e neurochirurgiche) non ha caso ha ricevuto la Tessera preziosa del Mosaico Palermo per il suo impegno dimostrato in ambito sanitario: lo ha meritato dopo anni di lotta strenua e incessante per rivendicare un diritto alla salute troppe volte calpestato e ora non intende certo abbassare la guardia. Il Co.sma.nn, infatti, segue e monitora oltre 200 pazienti bambini e adulti in Sicilia, i quali rivendicano a ragione il diritto alle cure nella nostra regione e la fine dei “viaggi della speranza”.
Così come annunciato in esclusiva da Insanitas (CLICCA QUI) l’Arnas Civico dopo che il primo bando è andato deserto ha dato il via a un secondo tentativo per costituire il reparto di Neurochirurgia pediatrica, che dovrebbe sorgere all’ospedale Di Cristina: è stata pubblicata una nuova procedura aperta telematica per l’affidamento del Servizio di assistenza medica, infermieristica e consulenza medica specialistica di supporto alla neo costituenda UOC.
Tuttavia, secondo Cira Maniscalco- nota anche come “mamma coraggio”- «la soluzione migliore sarebbe il reclutamento diretto tramite mobilità o concorsi di quei professionisti altamente qualificati che servono per finalmente avere qui in Sicilia la Neurochirurgia pediatrica. Siamo indignati e molto delusi per il mancato coinvolgimento da parte delle aziende ospedaliere nei confronti delle associazioni che ogni giorno si battono per difendere il diritto alla salute sia dei bambini che degli adulti».
LA REPLICA DELL’ARNAS CIVICO
La direzione strategica dell’ARNAS Civico replica così: «L’amministrazione ha già da tempo perfezionato la procedura di selezione per personale specifico bandendo un concorso per 5 posti di dirigente medico a tempo indeterminato che ha già registrato decine di istanze di partecipazione. Tale procedura non può porsi come alternativa alla scelta di partnership qualificata proprio per non perdere tempo e venire incontro al bisogno di salute espresso».
«Infatti quando si mette in piedi ex novo una struttura assistenziale orientata all’alta specializzazione bisogna avere l’accortezza di offrire, sin da subito, all’utenza prestazioni qualitativamente in linea con gli standard nazionali che competono ad un’ARNAS , cosa che non si può fare da un giorno all’altro semplicemente assumendo personale, ma creando presupposti operativi che rispondono a logiche di organizzazione, logistica, esperienza e performance già sperimentate a livello di qualità e sicurezza per gli utenti. Quanto alla partecipazione delle associazioni e al loro coinvolgimento (è storia anche recente) sono state sempre favorevolmente considerate specie se inserite in un armonico clima di serena cooperazione. Questo è il tempo della collaborazione vera rispetto ad obiettivi comuni e non di comunicati dal sapore di polemica».