Un uomo e una donna dimessi, rispettivamente, il 21 e il 24 marzo scorsi dal Policlinico di Messina sono risultati nuovamente positivi all’esito del tampone effettuato all’Ospedale Piemonte, dove erano ricoverati per altre patologie. La vicenda ha suscitato grande curiosità e diverse richieste di chiarimenti, puntualmente fornite del direttore generale del Policlinico “G. Martino” Giuseppe Laganga:“Per entrambi – afferma il manager – è stato effettuato un duplice tampone. L’Azienda, già nei giorni scorsi, ricevuta la segnalazione dai colleghi dell’Ospedale Piemonte ha compiuto un accertamento ed esclude nel modo più assoluto la possibilità di errore, che d’altronde avrebbe dovuto riguardare non uno, bensì 4 esami, ripetuti in giorni e momenti diversi. È stato altresì accertato come si siano già verificati in altri contesti casi di “ripositivizzazione”, dovuti a particolari comportamenti del virus. Va anche precisato che, pure nei momenti in cui è stato maggiore il carico di lavoro, almeno per quanto riguarda l’A.O.U. gli esami dei tamponi sono stati effettuati con massimo scrupolo, fornendo ai pazienti tutte le garanzie del caso. Ci sentiamo assolutamente estranei, quindi, a qualsivoglia illazione in tal senso o a polemiche legate a circostanze non riferibili all’A.O.U.”. Una spiegazione di quanto accaduto potrebbe derivare dalla carica virale che, quando è molto bassa, potrebbe sfuggire al tampone, ma l’aver fatto 4 test, risultati tutti negativi, sembra avvalorare la tesi della ripositivizzazione.
Risposta che non pare soddisfare la Uil-Fpl che ha diramato alla stampa una nota nella quale si chiede di fare chiarezza e si invita l’IRCCS Neurolesi/Piemonte a “valutare con attenzione la disponibilità di Villa Contino ai ricoverati COVID negativi provenienti dal Policlinico di Messina”.