Dal palazzo

La nota

Medico aggredito, Cimo e Fesmed: «Illegale fare lavorare 18 ore no stop»

Il sindacato commenta così l'episodio di cronaca al Pronto Soccorso dell'Ospedale "Basso-Ragusa" di Militello in Val di Catania.

Tempo di lettura: 1 minuto

«Nell’esprimere la nostra solidarietà al medico e all’infermiera aggrediti da un uomo al Pronto Soccorso dell’Ospedale “Basso-Ragusa” di Militello in Val di Catania- ci corre l’obbligo di evidenziare che il medico era in servizio interrottamente da 18 ore e che ha continuato a svolgere il sevizio anche dopo l’aggressione».  Così, in una nota congiunta, il presidente regionale della Federazione CIMO-FESMED (Federazione Sindacale Medici Dirigenti) Riccardo Spampinato e il segretario regionale CIMO (Confederazione Italiana Medici Ospedalieri) Giuseppe Bonsignore.

«Inoltre, dopo questo atto vile e assolutamente ingiustificabile- aggiungono i due- ci aspettiamo una presa di posizione del sindaco di Militello in Val di Catania che stigmatizzi l’atto deprecabile del suo concittadino, visto che si batte anche per tenere aperto l’Ospedale. Purtroppo siamo costretti a constatare la mancanza di controllo da parte dell’Azienda ospedaliera che non può permettere ad un medico di stare in servizio 18 ore consecutive poiché questi orari di lavoro sono palesemente illegali».

Contribuisci alla notizia
Invia una foto o un video
Scrivi alla redazione




    1


    Immagine non superiore a 5Mb (Formati permessi: JPG, JPEG, PNG)Video non superiore a 10Mb (Formati permessi: MP4, MOV, M4V)


    Informativa sul trattamento dei dati personali

    Con la presente informativa sul trattamento dei dati personali, redatta ai sensi del Regolamento UE 679/2016, InSanitas, in qualità di autonomo titolare del trattamento, La informa che tratterà i dati personali da Lei forniti unicamente per rispondere al messaggio da Lei inviato. La informiamo che può trovare ogni altra ulteriore informazione relativa al trattamento dei Suoi dati nella Privacy Policy del presente sito web.

    Contenuti sponsorizzati

    Leggi anche