La dottoressa Francesca Catalano, consulente dell’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, ha annunciato ad Insanitas la proposta di utilizzare nei pronto soccorso anche i medici di base per i casi meno gravi (clicca qui).
Riceviamo e pubblichiamo ora una nota dei vertici regionali della FIMMG, a firma di Luigi Tramonte e Luigi Galvano: “Siamo Medici di Famiglia – categoria che comprende sia i medici di Continuità Assistenziale che di Assistenza Primaria – e non medici di base, dizione che non e’ mai esistita in nessuna delle leggi di riforma della sanità dal 1978 ad oggi. Esisteva il settore di medicina di base di secondo livello che comprendeva i medici funzionari delle ASP. Inoltre la Medicina del territorio è presente in numerosi PS siciliani tramite gli ambulatori codici bianchi, previsti già dalla Legge Regionale n.5 del 2009, dove vi prestano servizio numerosi medici di Famiglia”
“Come Fimmg e SIMG Sicilia abbiamo fatto pure uno studio sulla loro reale utilità nei PS per decongestionarli, che abbiamo già messo ufficialmente a disposizione dell’Assessorato alla Salute. Per migliorare la qualità dell’assistenza nei PS si dovrebbe prima di tutto aumentare il personale medico e non e dare gli strumenti agli stessi per rispondere al meglio ai bisogni di salute della popolazione; questo sicuramente permetterebbe di lavorare in un clima piu’ sereno e disteso”.
“Sul fronte della sicurezza abbiamo presentato presentato l’anno scorso all’Assessorato alla Salute delle proposte per aumentare gli standard di sicurezza nei presidi di Continuità Assistenziale, rispetto a quanto già previsto dall’AIR , ma ad oggi aspettiamo ancora una risposta. Come organizzazione sindacale piu’ rappresentava della categoria siamo sempre disponibili ad un confronto costruttivo e propositivo con l’Assessorato, senza improvvisarci ‘’consulenti’’.