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L’osteopatia diventa professione sanitaria: approvato il Ddl Lorenzin

Oggi è stato approvato al Senato, in larga maggioranza, il Ddl 1324-b sulla Riforma degli Ordini e le Sperimentazioni Cliniche. Dopo quasi 4 anni dalla sua formulazione il Ddl è legge e ufficialmente "individua" l'osteopatia come professione sanitaria

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Il Ddl Lorenzin sulla Riforma degli Ordini e le Sperimentazioni Cliniche è legge: l’osteopativa diventa professione sanitaria. Un risultato storico atteso da quasi 4 anni dagli osteopati italiani e dall’intero Sistema Sanitario Nazionale i cui ordini professionali risalgono, ormai, al Dopoguerra. Il provvedimento che individua l’osteopatia come professione sanitaria con l’articolo 7 (ex art. 4), è stato approvato in larga maggioranza con 148 voti su 173 senatori presenti nel corso della seduta di oggi al Senato. Un importante traguardo anche a garanzia di tutti i cittadini che affidano all’osteopatia la propria salute.

“Tutti gli osteopati italiani ricorderanno a lungo questo Natale. Un risultato atteso da tempo e fortemente voluto dal Registro che in questi tre anni ha partecipato attivamente all’iter di approvazione del provvedimento” – dichiara Paola Sciomachen, Presidente del ROI – Registro degli Osteopati d’Italia. “Si tratta di un importante traguardo che traccia il nuovo percorso verso l’istituzione dell’osteopatia come professione sanitaria. Ringrazio il Ministro Beatrice Lorenzin, i Presidenti di Camera e Senato, l’Onorevole Senatrice Emilia De Biasi, Presidente della Commissione Igiene e Sanità al Senato e l’Onorevole Deputato Mario Marazziti, Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera per l’impegno e il senso di responsabilità dimostrato verso il Paese. “.

L’iter delineato dal DDL Lorenzin prevede infatti, per la successiva istituzione della professione sanitaria di osteopata, la definizione delle competenze professionali e del relativo curriculum formativo, previo parere tecnico scientifico del Consiglio Superiore di Sanità (Css) e con accordi sanciti in Conferenza Stato Regioni. Con decreto del Ministero dell’Istruzione (Miur) si dovrà poi definire l’ordinamento didattico della formazione universitaria delle nuove professioni, come previsto dall’articolo 3 – bis del DDL.

“Il ROI, terminata la pausa natalizia, riprenderà subito i lavori per riaprire il dialogo con le istituzioni coinvolte nel processo di “istituzione” della professione sanitaria. Si partirà dalla definizione delle competenze dell’osteopata, un passaggio fondamentale per delineare i confini e gli ambiti della professione all’interno del Sistema Sanitario Nazionale. In tal senso, presto presenteremo la nostra proposta di Core Competence che porterà successivamente a definire il Core Curriculum, ossia gli standard formativi necessari per l’esercizio della professione dell’osteopata” – conclude Paola Sciomachen”.

Il Ddl, approvato in Consiglio dei Ministri a luglio 2013 ha attraversato tre Governi – Letta, Renzi e Gentiloni – una votazione alla Camera e due al Senato, la sua approvazione era attesa da circa 1 milione e 200mila di operatori sanitari tra medici, dentisti, veterinari e professionisti sanitari “ordinati” a cui vanno aggiunti quelli di nuova introduzione.

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