ENNA. Dopo anni di attesa si colmerà un vulnus per la sanità ennese: l’ospedale Umberto I di Enna avrà l’Emodinamica. La Regione, infatti, ha pronto un finanziamento di 2 milioni e 450 mila euro e così si metterà finalmente fine ai viaggi della speranza a cui erano costretti i cardiopatici. Enna era infatti rimasta l’unica provincia siciliana a non averla, così come 25 anni fa era l’unica provincia italiana priva di Utic.
Un passo in avanti che chiude finalmente il cerchio, offrendo ai pazienti la puossibilità di completare l’iter per curare l’infarto all’interno di un’unica struttura ospedaliera. Oggi si è ancora costretti a rivolgersi agli ospedali di Caltanissetta, Catania o Palermo per garantire interventi rapidi e spesso risolutivi per i pazienti colpiti da infarto.
A stretto giro la branca che studia i vasi coronarici, dovrebbe dunque far capolinea a Enna, mettendo i medici cardiologi nelle condizioni di studiare problematiche che riguardano il flusso del sangue nel cuore. Con l’istituzione di questa nuova Unità, la Cardiologia potrà intervenire con tempestività sul paziente, avviando la riapertura dei vasi coronarici e di conseguenza diminuirà in maniera significativa la mortalità tra i cardiopatici.
«Ai fini dell’adozione del provvedimento di ammissione al finanziamento- si legge nella delibera firmata da Mario La Rocca (nella foto di Insanitas), Dirigente generale del Dipartimento Regionale per la Panificazione Strategica- le obbligazioni giuridicamente vincolanti dovranno essere assunte da codesta azienda in conformità ai cronoprogrammi di spesa presenti agli atti di questo ufficio già Inviati unitamente alle schede di progetto e comunque entro e non oltre il 31 dicembre 2021».
Con la stessa delibera si fa riferimento agli interventi a completamento delle finiture e sistemazione delle parti esterne del Centro di riabilitazione interprovinciale multidisciplinare di Pergusa (ex Ciss), con una somma di 1.406 milioni, e ai lavori di ristrutturazione e messa a norma del Polivalente, per adibirlo a poliambulatorio del Comune di Valguarnera, con un milione di euro.