PALERMO. Il dolore generalizzato è il motivo primario che spinge il paziente a recarsi presso lo studio del suo medico di medicina generale. Sono circa 20 milioni infatti gli italiani che lamentano dolore, di cui l’80% di tipo lombare e articolare. Ma è abitudine diffusa, anziché chiedere un consulto al proprio medico, optare per cure fai da te che talvolta possono esporre il paziente a gravi rischi per la propria salute.
Per sensibilizzare la popolazione italiana sull’importanza di una corretta valutazione del dolore, SNAMI, in collaborazione con la Società Scientifica 4S, ha dedicato la quarta edizione del “Medico Amico Day”, con la Giornata Nazionale Niente Male, a test e consulti gratuiti offerti da medici volontari in 12 città italiane.
Anche la sezione SNAMI Palermo ha aderito all’iniziativa sabato presso il centro commerciale Conca d’Oro, sottoponendo un questionario di autovalutazione del dolore.
«Il dolore è un segnale per il quale certamente bisogna porre le dovute attenzioni- spiega Giovanni Genovese, presidente provinciale SNAMI Palermo- Può essere espressione anche di altre patologie severe ed è nella capacità del medico riscontrare quali siano veramente le cause”.
«Se un paziente ha un dolore alla colonna vertebrale potrebbe essere un problema muscolo-scheletrico ma ad esempio potrebbe anche essere un aneurisma dissecante dell’aorta addominale o ancora- continua Genovese- una cefalea potrebbe essere ricondotta a una mancata occlusione delle arcate dentarie o a una mancata eruzione dell’ottavo o persino a un aneurisma».
Per questo motivo è fondamentale che il medico di famiglia presti attenzione al rapporto con il suo paziente per evitare che ricorra a cure fai da te: «Il rapporto medico-paziente viene estrinsecato principalmente- afferma Genovese- dal medico di medicina generale perché questa figura è sicuramente importante in questo rapporto fiduciario che si instaura».
Ma spesso questo non accade e vengono a mancare periodici colloqui con il medico di famiglia. Dalla compilazione dei questionari di autovalutazione è emersa «la presenza di ulteriori aggravi legati al fatto che non c’è il colloquio o con nessun sanitario o, soprattutto, con il medico di base”, aggiunge Domenico Galati, segretario organizzativo provinciale SNAMI Palermo.
Le patologie maggiormente riscontrate nei pazienti che si sono sottoposti al colloquio gratuito al Conca d’Oro sono collegate alla colonna vertebrale come per esempio “la cervicoartrosi, la lomboartrosi o la lombosciatalgia».
Numerosi inoltre i fattori di rischio evidenziati fin dalle prime domande rivolte ai pazienti. «Soprattutto l’obesità- spiega Galati- è un fattore di rischio per quanto riguarda le malattie osteoarticolari e per quanto riguarda i dolori».
In un luogo solitamente deputato allo svago e al relax, i pazienti palermitani, senza dover attendere lunghe ore d’attesa in sala d’aspetto, hanno potuto usufruire di un colloquio rilassato con un medico di famiglia, chiedendo un parere relativo a dolori articolari. In tanti infatti hanno mostrato interesse nei confronti dell’iniziativa accolta con grande curiosità.
«La risposta è stata positiva e numerose persone si sono avvicendate al nostro tavolo, ringraziandoci per i consigli ricevuti», ha confermato Galati.