Dal palazzo

Il chiarimento

L’Educatore Professionale Socio Pedagogico non è una professione sanitaria

La precisazione in una nota congiunta degli Ordini dei Tecnici di Radiologia Medica, delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (Ordini TSRM e PSTRP) della Sicilia

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Con una nota inviata alla nostra redazione, gli Ordini dei Tecnici di Radiologia Medica, delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione (Ordini TSRM e PSTRP) della Sicilia,  intervengono per dirimere alcune inesattezze diffuse circa il mancato impiego degli Educatori Professionali Socio Pedagogici nelle ASP siciliane.

“L’Educatore Professionale, cosiddetto “Socio Sanitario” – precisa la nota congiunta – si forma e laurea nelle scuole di Medicina e Chirurgia, durante il corso di studi svolge tirocinio formativo obbligatorio di 1.500 ore presso presidi sanitari e socio-sanitari, ed è incardinato e previsto nel S.S.N. come “operatore sociale e sanitario” già da 25 anni. Infatti il profilo professionale è stato istituito con D.M. Sanità n. 520/1998. Si tratta di una professione sanitaria e socio-sanitaria che esercita funzioni educative e riabilitative rivolte a persone di ogni età con bisogni sociali e sanitari, dunque è abilitato ad operare entro l’ambito patologico e riabilitativo. Con la Legge n. 3/2018 fa parte dell’Ordine TSRM e PSTRP e ha l’obbligo di iscrizione all’albo professionale, l’obbligo di aggiornamento continuo in medicina, l’obbligo di assicurazione per responsabilità professionale.

La Legge n. 205/2017 – prosegue la nota – ha ri-denominato l’Educatore Professionale di cui al D.M. n. 520/1998, aggiungendo l’apposizione “Socio-Sanitario” per distinguerlo dall’Educatore Professionale Socio Pedagogico, introdotto per la prima volta nel 2017 con la stessa legge. Questi si forma e laurea nella classe L19 in Scienze dell’Educazione e Formazione inerente ai saperi pedagogici e metodologico- didattico. Si tratta di una professione non sanitaria che presta la sua opera nell’ambito degli apprendimenti formali e non formali, prevalentemente nell’ambito scolastico, negli asili nido e nella formazione degli adulti. Può essere impiegato nei servizi e presidi socio-sanitari e della salute limitatamente agli aspetti socio-educativi e, secondo il Decreto Interministeriale del 27 ottobre 2021, con riferimento agli apprendimenti estrinseci all’ambito patologico e riabilitativo. Non ha obbligo di iscrizione ad alcun albo professionale, né di aggiornamento continuo, né di assicurazione professionale.”

“Forse a causa dell’avvicendarsi delle nuove norme intorno alle due differenti figure di “Educatore Professionale”, alcune aziende sanitarie provinciali della Sicilia hanno acquisito, con varie tipologie di contratto a termine, educatori professionali indistintamente dalle loro funzioni, introducendoli nel ruolo sanitario e/o socio sanitario che appartiene unicamente all’Educatore Professionale ex D.M. n. 520/1998. Ciò nonostante le innumerevoli note inviate dagli ordini TSRM e PSTRP all’Assessorato della Salute e alle ASP siciliane per precisare le differenze tra i due profili professionali.”

“A chiarire e dirimere qualsiasi dubbio interpretativo sono intervenuti sia l’ARAN con nota prot. n. 198143/del 23/06/2023, che la Direzione Generale delle Professioni Sanitarie del Ministero della Salute con nota n. 40600 del 20/07/2023, recepiti dall’Assesorato Regionale della Salute con nota prot. 43767,  con cui viene precisato che l’Educatore Professionale Socio Pedagogico non è in atto previsto nel Sistema Sanitario Nazionale e nei Contratti Collettivi Nazionali del Comparto Sanità.”

“Sul piano dell’appropriatezza delle cure, a favore delle vecchie e nuove fragilità che esprimono bisogni complessi di salute, gli Ordini TSRM e PSTRP siciliani non possono che associarsi agli autorevoli giudizi di ARAN e Ministero della Salute, a tutela e a vantaggio dei cittadini siciliani che si rivolgono al sistema sanitario, che hanno diritto ad essere assistiti da professionisti sanitari adeguatamente formati e abilitati all’esercizio della professione sanitaria. Come manifestato in più occasioni, gli Ordini TSRM- PSTRP, unitamente alle Commissioni di Albo degli Educatori Professionali, in qualità di enti sussidiari dello stato, rinnovano l’invito ad un costante dialogo con gli Organi preposti.”

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