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La lettera

L’appello di due sindaci all’Asp di Caltanissetta: «Urgono pediatri»

Segnalati disagi nell'assistenza a Santa Caterina Villarmosa e Resuttano. La replica di Caltagirone, contattato da Insanitas: «Troveremo una soluzione».

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CALTANISSETTA. A Santa Caterina Villarmosa e Resuttano urgono pediatri. L’appello giunge dai due sindaci Giuseppe Ippolito e Rosario Carapezza, i quali dopo aver appreso la notizia che il dottore Mario Giuseppe Perna a partire dal primo aprile ha interrotto il suo servizio di Pediatra di libera scelta hanno inviato una lettera all’Asp di Caltanissetta e per conoscenza all’Assessorato regionale alla Sanità, chiedendo l’immediata risoluzione del problema.

«La mancanza di un pediatra di libera scelta viene a determinare una carenza assistenziale che viola i principi istitutivi e fondativi del Sistema sanitario nazionale che garantiscono la universalità, l’uguaglianza e l’equità del diritto alla salute nel rispetto dei Livelli essenziali di assistenza , con gravi ripercussioni soprattutto per coloro i quali hanno difficoltà a spostarsi e/o raggiungere altre sedi con possibile interruzione dei servizi assistenziali» scrivono i due amministratori, sollecitando l’applicazione degli Accordi integrativi regionali che prevedono che «in tutti i comuni, circoscrizioni e località con oltre 300 assistiti deve essere comunque assicurata l’assistenza ambulatoriale».

«Al fine di garantire l’assistenza pediatrica l’Azienda può procedere all’individuazione di un ambito territoriale carente anche in deroga e previo parere del comitato aziendale di Pediatria» sottolineano i sindaci di Santa Caterina Villarmosa e Resuttano, chiedendo «l’istituzione di una zona carente straordinaria; l’opportunità e la possibilità di istituire un pronto intervento pediatrico nei giorni feriali; la possibilità di assegnare in deroga i pazienti pediatrici da 0 a 6 anni ai Pls di Caltanissetta con l’impegno di garantire nei giorni feriali la presenza, a turno di uno dei sei pediatri, nei comuni di Santa Caterina e Resuttano; la possibilità di valutare la presenza e la eventuale disponibilità di Pls di altri ambiti territoriali a completare il loro target di assistiti aprendo uno studio a Santa Caterina e a Resuttano nei locali messi a disposizione dall’Asp e l’opportunità che questa si attivi con assoluta tempestività per la soluzione del problema, chiedendo al contempo, per il ruolo di massima autorità sanitaria riconosciuta dalle norme vigenti ai sindaci, di essere chiamati a condividere le eventuali soluzioni che il Dipartimento delle Cure primarie intende adottare».

LA REPLICA DI CALTAGIRONE

Contattato da Insanitas, il commissario straordinario dell’Asp di Caltanissetta, Alessandro Caltagirone, sottolinea: «Lunedì 3 aprile ho raggiunto il sindaco Ippolito e insieme ad esponenti della giunta locale e del responsabile del presidio ho avuto modo di effettuare una visita dei luoghi dove vengono erogate le nostre prestazioni sanitarie. Al termine della visita ci siamo riuniti e ho preso nota delle problematiche che mi sono state rappresentate. È già iniziato, sin da ieri, un percorso di potenziamento dei servizi da erogare e di miglioramento dello stato dei luoghi attraverso disposizioni agli uffici e sopralluoghi tecnico-operativi».

«Per quanto attiene la problematica del pediatra di libertà scelta, giovedì 6 aprile avrò modo di confrontarmi con il direttore di cure primarie, già sentito in più occasioni sullo specifico tema, e troveremo certamente la soluzione di giusto compromesso tra i vincoli normativi e le esigenze del territorio- conclude Caltagirone- Sarà mia cura monitorare lo stato di avanzamento delle attività in piena sinergia con l’istituzione locale».

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