Policlinici

L'iniziativa

L’appello del Policlinico di Messina: «Donne, attente ai rischi cardiovascolari»

L'A.O.U. "G. Martino" ha partecipato alla (H)-Open Week sulla Salute della Donna, promossa dalla Fondazione Onda.

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MESSINA. Giornata di visite e screening all’A.O.U. “G. Martino”, grazie all’iniziativa organizzata in occasione della (H)-Open Week sulla Salute della Donna, promossa dalla Fondazione Onda.

Insanitas ha intervistato la prof.ssa Giuseppina Russo, associato di Medicina interna e diabetologa presso l’ambulatorio di Diabetologia dell’UOC di Medicina Interna. «Tale iniziativa- ha spiegato- si inserisce in quello che è il progetto Onda, che si occupa di promuovere la salute della donna in tutti i suoi diversi aspetti. Nell’ambito di queste attività che vanno dallo screening ad eventi e campagne informative per la popolazione, come Policlinico Martino abbiamo pensato di partecipare con due giornate, focalizzando la nostra attenzione su un aspetto peculiare della salute delle donne, rappresentato dal rischio cardiovascolare».

Salute delle donne, le iniziative al Policlinico Martino

La prima giornata è stata dedicata al webinar “Pensiamo al cuore delle donne!”, che si è svolto il 21 aprile e ha visto la partecipazione, oltre che della prof.ssa Russo, anche del prof. Gianluca Di Bella, Direttore dell’UOC di Cardiologia e della dott.ssa Annalisa Giandalia, della divisione di malattie metaboliche e diabetologia della UOC di Medicina Interna. L’incontro è stato organizzato su input della prof.ssa Giovanna Spatari, referente per la medicina di genere dell’azienda. La seconda iniziativa invece, si è tenuta il 22 aprile, in cui ricorre la giornata mondiale sulla salute della donna, durante la quale i cardiologi e i diabetologi del Policlinico Universitario, hanno visitato e sottoposto a screening le donne appartenenti alla fascia di età 45-65 anni, che si sono prenotate nei giorni scorsi.

La partecipazione è stata altissima, superando il numero inizialmente previsto dall’equipe degli specialisti. «Abbiamo dedicato tutta la mattina- ha riferito la prof. Russo- a dare indicazioni alle pazienti sui principali fattori di rischio cardiovascolare e sui corretti comportamenti da adottare. In base alla storia clinica di ciascuna, le abbiamo suddivise in due percorsi diversi, sottoponendole all’elettrocardiogramma o all’ecodoppler dei tronchi sovraortici. È stata una giornata stimolante perché diabetologi e cardiologi hanno lavorato in sinergia, offrendo un servizio di counseling a 360 gradi. È intervenuto anche il dott. Letterio Giorgianni, che è un dietista specializzato in aspetti metabolici, che ha dato dei consigli alle pazienti che sono intervenute».

Donne, alti rischi di ictus e infarto

«Occorre partire dall’assunto che donne e uomini non sono uguali- ha chiarito la diabetologa- Negli ultimi 20-30 anni, ci si è accorti che la suscettibilità alle malattie, la frequenza di alcune patologie e la risposta ai farmaci e ai trattamenti può essere diversa nelle donne rispetto agli uomini. I primi a fare questa scoperta sono stati i cardiologi americani, che hanno capito che le donne presentano un rischio di sviluppare infarto e ictus molto elevato. In particolare, per il sesso femminile, le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte al pari degli uomini. Nonostante queste evidenze, questo tipo di patologie continuano ad essere considerate appannaggio del solo genere maschile».

Spesso anche i sintomi che contraddistinguono le donne colpite da infarto appaiono totalmente diversi: «Si tratta di analoghi anginosi- ha proseguito la professoressa- sintomi aspecifici come mal di testa, affanno o stanchezza. Per questo spesso non ci si reca tempestivamente in Pronto Soccorso, e una volta arrivate, il medico può sottovalutare il problema e non riconoscere la patologia. Purtroppo infatti, la sottostima del rischio cardiovascolare nella donna è presente anche nella classe medica».

Donne e rischio cardiovascolare: il dato…

I numeri parlano chiaro: solo il 13% della popolazione femminile è a conoscenza del rischio cardiovascolare nelle donne e solo 1 su 4 ha ricevuto consigli dal proprio medico curante. «Qualcuno ha detto che il maggior fattore di rischio cardiovascolare per la donna è la mancanza di consapevolezza- ha sottolineato la prof.ssa Russo- Ed è per questo che vengono periodicamente avviate campagne di screening e studi di ricerca in questo campo. Il Policlinico Martino inoltre, è uno dei 354 ospedali del territorio nazionale, che ha ricevuto il bollino rosa dalla Fondazione Onda, un certificato di qualità che indica che i percorsi dedicati alla salute femminile sono ben avviati all’interno della struttura».

Quali comportamenti adottare quindi, per neutralizzare il più possibile questi rischi? «Il primo step- ha affermato la docente- è quello di avere un adeguato stile di vita, assumendo un comportamento alimentare corretto, prediligendo la dieta mediterranea che prevede molta verdura, frutta, carboidrati, grassi buoni e un ridotto consumo di dolci e carne rossa. Il secondo è rappresentato dall’attività fisica, che migliora il metabolismo e riduce tutti i fattori di rischio. Il terzo è l’astensione dal fumo e il quarto è avere un rapporto migliore con il proprio medico curante, che saprà consigliare quali azioni di screening intraprendere, in base ad eventuali fattori di rischio come il peso, la glicemia, la pressione arteriosa e valori elevati di dislipidemia. Tenere a freno questi fattori, protegge il cuore delle donne e non solo».

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