PALERMO. Numeri da record nel 2017 per i trapianti all’Ismett. «Il corrente anno non conferma soltanto il trend positivo ma si sta rivelando veramente eccezionale, tanto che i risultati del Centro di Trapianto palermitano registrano al 31 agosto dati pari già ai risultati finali del 2016», sottolinea in esclusiva ad Insanitas Salvatore Camiolo, presidente regionale di ASTRAFE (Associazione Siciliana per il Trapianto del Fegato) e a capo del Comitato Consultivo Aziendale dell’Istituto Mediterraneo per i Trapianti.
«Nel corso del 2016 la Sicilia aveva cominciato a dare cenni di ripresa per quanto riguarda l’attività di donazione e trapianto grazie allo strenuo lavoro compiuto dal Centro Regionale Trapianti siciliano e dai Centri di trapianto siciliani- aggiunge Camiolo- In special modo, l’Irccs Ismett aveva cominciato a recuperare parte del terreno che si era perduto in un periodo infelice precedente, e aveva concluso l’anno con una performance pari a 126 trapianti derivanti da 96 donazioni di cui 50 provenienti da fuori regione”.
Ebbene, come si evidenzia dal grafico riportato in fondo all’articolo, nel corso dei primi otto mesi del 2017 l’Ismett ha già effettuato 125 trapianti, di cui 74 possibili a donazione di organi in Sicilia e 51 con organi provenienti da fuori regione.
«Sono dati che contano 59 trapianti di fegato, 46 di rene, 9 di cuore, 9 di polmone, 2 di rene-pancreas», sottolinea il presidente di Astrafe Sicilia, aggiungendo: «Risultati da record, in assoluto il numero più alto dall’inizio dell’attività. L’Ismett si conferma una vera eccellenza gratitudine e riconoscenza va riconosciuta a coloro che hanno saputo cogliere la grandezza di un gesto come la donazione, molti dei quali sono siciliani”.
Già nelle scorse settimane commentando il trend eccellente del 2017, il direttore Angelo Luca aveva sottolineato: «Abbiamo consolidato la capacità di attrarre pazienti internazionali e in particolare pazienti pediatrici che provengono non solo dall’Est Europa, Medio oriente e America latina ma adesso anche da Paesi Nord Europei come Svezia e Danimarca che riconoscono nell’Istituto un centro di eccellenza nel campo dei trapianti e delle terapie di alta specializzazione».