Una richiesta di informazioni, ma con un corredo fotografico che lascia spazio a pochi dubbi. Corrado Barrotta, commissario del sindacato Fsi, Federazione Sindacati Indipendenti di Siracusa, ha scritto al direttore dell’Asp 8 di Siracusa Salvatore Brugaletta per chiedere delucidazioni sulla ditta che ha l’appalto della fornitura del cibo agli ammalati degli ospedali siracusani.
Aggiornamento: Dall’Asp di Siracusa, che abbiamo contattato subito, la replica è arrivata il 17 gennaio: clicca qui per leggerla
La prima richiesta riguarda il rispetto delle norme Haccp. Secondo la Fsi, infatti, dopo un incontro tra gli aderenti al sindacato, sono emerse problematiche anche importanti che meritano un approfondimento. Il primo problema emerso è che a volte, si legge nella lettera scritta da Barrotta, «gli operatori che eseguono la consegna nel reparto lasciano i contenitori termici che contengono le confezioni dei pasti per terra in luoghi calpestabili dal pubblico», come si vede nella foto.
Altro problema riguarderebbe il vestiario: «Il personale addetto alla consegna- scrive Barrotta- a volte, usufruisce dell’aiuto del personale Oss o infermieristico che con lo stesso vestiario con cui ha eseguito le cure igieniche agli ammalati (e quindi, per esempio, con possibili schizzi di feci od urine nelle casacche) riceve i piatti chiusi ermeticamente e li consegna agli ammalati spesso passandoli sul vestiario per comodità».
Terzo problema, l’orario di consegna del vitto: «Varia da operatore ad operatore. Per esempio, per la cena dalle 18 alle 19,15 non permettendo al personale sanitario la organizzazione adeguata del Care e, a volte, in carrelli che non consentono il controllo della temperatura dei pasti con apposito termostato come previsto a norma di legge».
I problemi riguardano anche lo smaltimento dei cibi non terminati: «I rifiuti dei pasti- spiega Barrotta- a volte vengono smaltiti nei piccoli cestini dentro le stanze dei degenti e lì rimangono tutta la notte visto che i pulitori hanno già fatto il giro pomeridiano e passano solo il mattino dopo ed in egual modo gli Asss, a volte, non possono rimuovere i rifiuti della cena perché finiscono il turno di lavoro alle 19 e gli infermieri ripongono sbrigativamente gli avanzi nei cestini delle stanze di degenza».
Da qui è emersa la richiesta di spiegazioni al direttore generale dell’Asp 8. «È vero che l’adempimento del principio di diligenza nella loro attività da parte degli operatori sanitari avviene ad opera di apposito consulente tecnico, in casi strettamente professionali- dice il commissario del sindacato- ma l’igiene nelle manovre alberghiere o la pulizia della struttura sanitaria è ben valutabile empiricamente da tutti i cittadini e la prego perciò di attenzionare maggiormente questi aspetti della gestione aziendale».
Ultimo punto della lettera riguarda la nuova ditta vincitrice dell’appalto per i cibi negli ospedali: «Siamo in attesa- spiega Barrotta- di conoscere la qualità organolettica dei cibi che verranno serviti prossimamente ai cittadini ammalati dalla Asp di Siracusa sempre in outsourcing (con appalto esterno), visto che da fonti traverse ci hanno informato che la nuova ditta vincitrice utilizzerà il sistema cook and freeze (cioè cotti e surgelati e dopo verranno riscaldati prima della consegna in ospedale)».