Con l’approvazione in Senato del d.l51 si è messo finalmente la parola fine ai precari storici della ricerca degli IRCCS pubblici e degli Istituti Zooprofilattici. Ugl Salute Sicilia, Ugl Università e Ricerca Sicilia e le federazioni provinciali di Messina esprimono grande soddisfazione per il raggiungimento di questo risultato che ad un certo punto sembrava irraggiungibile, ma che da giusto riconoscimento all’unica categoria del comparto sanità a cui era stata preclusa, fino ad oggi, qualsiasi procedura di stabilizzazione.
«Con l’approvazione del D.L. 51 -affermano il segretario Regionale di UGL Salute Carmelo Urzì, il segretario regione UGL Università e Ricerca Raffaele Lanteri e il segretario provinciale UGL Salute Messina Fabrizio Denaro– si mette fine a questa anomalia tutta italiana, dove si esaltavano i risultati scientifici dei ricercatori ma si continuava a mal pagarli e a garantire precarietà su precarietà. Finalmente grazie all’intervento del Governo e alla condivisione di tutte le forze politiche è stato riconosciuto il diritto ad un lavoro stabile per i ricercatori degli IRCCS e degli IZS. La battaglia non si conclude oggi ed auspichiamo in tempi brevissimi la trasmissione della circolare attuativa da parte del Ministero della Salute per passare alla stipula dei contratti a Tempo Indeterminato, oltre a individuare in maniera certa quali saranno i futuri aventi diritto».
«In Sicilia la stabilizzazione riguarda poco più di una cinquantina di unità di personale presso l’IRCCS Centro Neurolesi di Messina e l’IZS di Palermo. A questo punto non è più rinviabile il riconoscimento della dotazione organica dei ricercatori a tempo indeterminato degli IRCCS prevista dal D.LGS 200/2022, per la quale abbiamo già inviato all’Assessore Regionale una nota chiedendone l’adozione in tempi rapidi».