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Da inizio maggio

Irccs Bonino Pulejo di Messina, al via il laboratorio di elettrofisiologia cardiaca invasiva

Attivato da inizio mese presso l’Unità Operativa di Cardiologia e UTIC diretta da Gaetano Cannavà

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Dall’inizio di maggio è attivo all’IRCCS Centro Neurolesi Bonino Pulejo- Piemonte, presso l’Unità Operativa di Cardiologia e UTIC diretta da Gaetano Cannavà, il laboratorio di elettrofisiologia cardiaca invasiva (equipe: Giuseppe Picciolo, Myriam D’Angelo e Ilaria Boretti).

Lo fanno sapere il commissario straordinario Angelo Aliquò (nella foto) e lo stesso Cannavà.

L’elettrofisiologia cardiaca è la branca della Cardiologia che studia i meccanismi che stanno alla base delle aritmie cardiache e permette con procedure specifiche per ogni singola aritmia ad interromperli. In questo modo potranno essere curate un vasto numero di tachiaritmie come le tachicardie sopraventricolari e ventricolari di cui soffre secondo le stime scientifiche fino al 10% della popolazione. Le aritmie che possono essere trattate colpiscono anche i giovani e molto spesso sono invalidanti, determinando più volte l’accesso del paziente al Pronto Soccorso.

Il laboratorio dispone di avanzati strumenti per la diagnostica invasiva ed in particolare di un sistema di mappaggio tridimensionale che permette la ricostruzione di una cosiddetta mappa elettro-anatomica che racchiude in una rappresentazione grafica le informazioni che vengono immagazzinate da appositi sondini (elettrocateteri) che vengono mossi all’interno delle camere cardiache (atri e ventricoli).

Questo sistema, assieme al resto della strumentazione presente nel laboratorio di elettrofisiologia cardiaca, permette quindi di identificare la parte del cuore responsabile delle aritmie per sottoporre il paziente affetto dalla malattia alla ablazione transcatetere ovvero una lesione millimetrica, una sorta di bruciatura riparatrice, all’interno del cuore.

Con le avanzate apparecchiature disponibili è possibile anche manovrare gli elettrocateteri necessari per eseguire l’ablazione delle aritmie senza l’uso dei raggi X che normalmente sono indispensabili per poterli spostare all’interno del corpo umano e localizzarli all’interno del cuore.

Questo risparmio di raggi X è ovviamente vantaggioso, sia per il paziente che non verrà esposto al rischio delle radiazioni ionizzanti prodotte dall’apparecchiatura radiologica, sia ovviamente per l’equipe che opera su di esso.

Purtroppo finora i pazienti affetti da queste aritmie sono stati costretti ad andare fuori città e spesso nei Centri specializzati del nord Italia per eseguire queste procedure, con grandi disagi per i pazienti stessi ed i loro familiari. Il servizio attivo presso l’IRCCS Bonino Pulejo – Ospedale Piemonte, risolverà quindi questo problema permettendo a tutti i messinesi di curarsi nella propria città.

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