Nonostante un inverno abbastanza mite l’influenza, che già da qualche settimana ha cominciato a circolare anche in Sicilia, è particolarmente virulenta. Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità quella in corso è una delle epidemia influenzali peggiori da 15 anni a questa parte.
Il virus ha già messo a letto tre milioni di italiani, 800mila soltanto nell’ultima settimana. Ed il peggio non è passato. Anzi, il picco dell’epidemia potrebbe arrivare nei prossimi giorni.
Il segretario nazionale della Federazione dei medici di famiglia (Fimmg), Silvestro Scotti, in una intervista rilasciata all’Agi ha lanciato un allarme: “La maggiore incidenza del virus si è registrata nella fascia compresa tra i 5 e i 14 anni. Nell’ultima settimana, invece, è diminuito il numero dei bambini malati ed è cresciuto sia il numero dei giovani adulti infettati (13.4 ogni 1.000) sia quello degli anziani infettati (8,1 ogni 1.000), quest’ultimo in misura minore perché, come è noto, gli over 65 sono protetti dai vaccini, che per loro sono gratuiti”.
Perché i bambini si stanno ammalando di meno? “Perché si sono già fatti gli anticorpi, avendo preso il virus prima delle vacanze di Natale – osserva Scotti – . Durante le festività hanno contaminato gli adulti che ora stanno crollando”.
Sintomi e la durata
L’influenza di quest’anno è davvero pesante perché dura a lungo, anche 8-10 giorni, con sintomi febbrili che scompaiono ma poi possono ritornare. Le persone si allarmano ed intasano i pronto soccorso. I sintomi respiratori possono includere tosse, mal di gola, respiro affannoso.
Per quanto riguarda i bambini si può considerare quanto indicato per gli adulti, tenendo conto che i bambini più piccoli non sono in grado di descrivere la sintomatologia sistemica che invece si può manifestare con irritabilità, pianto e inappetenza.
Nel lattante l’influenza è spesso accompagnata da vomito e diarrea e solo eccezionalmente da febbre. Spesso nei bambini in età prescolare occhi arrossati e congiuntivite sono caratteristiche dell’influenza, in caso di febbre elevata. Nel bambino di 1-5 anni la sindrome influenzale si associa frequentemente a laringotracheite, bronchite e febbre elevata.
Antibiotici sì o no?
“Per curare l’influenza l’antibiotico non serve perché deprime le difese immunitarie – ammonisce il segretario Fimmg ai micrononi dell’Agi – Quando ci ammaliamo dobbiamo tenere sotto controllo la temperatura con gli antipiretici ma facendo attenzione a non eccedere, in quanto un’azione febbrile sui 38 gradi protegge il corpo e uccide il virus. E’ importante non coprirsi troppo durante la fase di risalita della febbre e tenere presente che il riscaldamento eccessivo degli ambienti fa salire la febbre più in fretta. E poi idratarsi il più possibile, anche attraverso un’alimentazione ricca di frutta e di verdura. Fidarsi dei consigli del proprio medico di famiglia, evitando la corsa al pronto soccorso”.