PALERMO. Una petizione nazionale contro il demansionamento degli infermieri. A lanciarla è il gruppo “Infermieri Uniti” e vi si può aderire firmandola online al seguente indirizzo internet: clicca qui.
«Dopo anni dall’abolizione del mansionario e dalla promulgazione del nostro profilo professionale, continuiamo ad essere non solo demansionati, ma anche e soprattutto depauperati delle nostre potenzialità e delle nostre competenze acquisite durante gli studi universitari», si legge nel documento.
Poi si passa in rassegna la professionalità degli infermieri: «Conseguiamo diploma di laurea, master di primo e secondo livello, siamo ricercatori scientifici, docenti universitari, dirigenti sanitari; pianifichiamo, gestiamo e valutiamo l’assistenza infermieristica ed abbiamo responsabilità importanti, grazie alla rilevanza delle competenze acquisite».
Subito dopo, l’accusa: «Da Nord a Sud, al professionista infermiere è richiesto di svolgere mansioni domestico/alberghiere; eseguire l’igiene dei pazienti, posizionare padelle e pappagalli, dispensare, chiudere bidoni della spazzatura, riordinare le stanze di degenza. Svolgendo mansioni inferiori, per le quali sono state istituite da decenni categorie ausiliarie di supporto, non solo si compie un illecito disciplinare fino ad un inadempimento contrattuale, ma soprattutto viene a mancare il rispetto per questa nobile professione».
La petizione sarà consegnata al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, alla Federazione Nazionale Collegi IPASVI, ai sindacati UIL FPL, fp cgil, FP CISL e al Ministero dell’Istruzione e dell’Università.
E sul tema interviene pure l’Associazione avvocatura di diritto infermieristico: leggi qui.