PALERMO. «Il parere favorevole della sesta commissione alla nostra proposta di Rete rappresenta un significativo risultato per il quale desidero ringraziare la presidente La Rocca Ruvolo e tutti i commissari. Essere riusciti a determinare una nuova organizzazione nella primissima parte della legislatura, consentirà, dopo il confronto con i ministeri affiancanti, di realizzare nei prossimi mesi un effettivo passo avanti nell’interesse di tutta la popolazione».
Lo ha detto l’assessore regionale per la Salute Ruggero Razza (nella foto sopra), a commento del parere favorevole reso oggi dalla VI Commissione dell’Ars alla proposta di revisione della rete ospedaliera avanzata dal governo Musumeci.
«Avevo preso l’impegno a compiere questo primo passo nei sei mesi iniziali, e così è stato – ha aggiunto – adesso subito al lavoro per rendere effettiva la proposta, individuare le giuste strategie per il completamento degli organici, avviare l’attesa revisione della rete del territorio, vero punto di svolta per assicurare servizi efficienti ai cittadini. Ci prepariamo al confronto con i ministeri, nella consapevolezza di avere riportato la proposta di rete dentro i parametri del D.M. 70/2015 e di aver operato nell’interesse di tutti i territori. Se consideriamo che il voto odierno arriva dopo la “promozione” della nostra Isola sui LEA, siamo davvero soddisfatti perché l’attività di programmazione procede di pari passo con la quotidiana gestione della erogazione dei servizi sanitari».
Ed interviene anche Alessandro Aricò, capogruppo all’Ars di DiventeràBellissima: «Si tratta di un risultato importante e significativo, raggiunto anche per l’attitudine al dialogo dimostrata con i fatti dall’assessore Razza. Il documento approvato in Commissione Sanità, infatti, ha giustamente tenuto conto di alcune proposte migliorative provenienti dai territori rispetto alla prima stesura. Chi governa, sopratutto in un settore delicato come quello della Sanità, deve avere l’intelligenza politica di saper accogliere istanze legittime e critiche costruttive, e questo è stato fatto riuscendo contemporaneamente a preservare l’asse portante della nuova rete ospedaliera siciliana, che resta dentro i parametri del D.M. 70/2015».