«Finalmente viene applicata la direttiva dello scorso settembre dell’Assessorato regionale alla Salute sui nuovi profili dell’informazione e della comunicazione, richiesta dall’Associazione Siciliana della Stampa, che prevede di valorizzare l’esperienza maturata dal personale in precedenza inquadrato in altro profilo, procedendo al passaggio orizzontale, all’interno della medesima categoria, dei dipendenti di ruolo in possesso dei requisiti professionali previsti per l’accesso al profilo di specialista nei rapporti con i media- giornalista pubblico”.
Lo dichiara Vito Orlando (nella foto), presidente regionale del Gruppo Uffici Stampa, aderente alla FNSI, che aggiunge: «Dopo l’ASP di Agrigento e l’Azienda ospedaliera Cannizzaro di Catania, che avevano proceduto nell’immediatezza, anche l’ASP di Trapani e l’ASP di Siracusa, nei giorni scorsi, hanno proceduto al passaggio orizzontale dei giornalisti da amministrativi al nuovo profilo professionale. Ci auguriamo che questo percorso possa portare anche a stabilizzare quel personale giornalistico che ne abbia i requisiti di legge, in servizio con contratti a tempo determinato o flessibili, come all’ASP Messina, a Villa Sofia o al Civico di Palermo, nonché a bandire i concorsi nelle aziende sanitarie siciliane che a oggi non hanno ancora coperto i previsti posti in pianta organica”.
La direttiva assessoriale indicava infatti alle Aziende di “procedere all’avvio/prosecuzione/definizione delle procedure di assunzione del personale a copertura del profilo professionale specifico di giornalista pubblico”.
Il Contratto collettivo nazionale della Sanità prevede che il giornalista pubblico “Gestisce e coordina processi di informazione, sviluppati in stretta connessione con gli obiettivi istituzionali dell’Azienda o Ente; promuove e cura i collegamenti con gli organi di informazione; individua e/o implementa soluzioni innovative e di strumenti che possano garantire la costante e aggiornata informazione sull’attività istituzionale dell’Azienda o Ente; gestisce gli eventi, l’accesso civico e le consultazioni pubbliche”.
«Vanno quindi rafforzate le piante organiche – sottolinea Orlando – come ha fatto Trapani, portando a due i posti di giornalista pubblico, visto l’ampliamento delle attività di informazione, come i social media, i cui contenuti informativi devono essere sempre forniti da personale iscritto all’Ordine dei giornalisti».
«Anche i più recenti strumenti di pianificazione della Regione in materia sanitaria, dal Piano di prevenzione al piano pandemico ‘PanFlu’- aggiunge Orazio Vecchio, referente per la Sanità del GUS Sicilia- correttamente individuano nell’informazione e nella comunicazione elementi essenziali e non più accessori della sanità regionale. È, pertanto, ineludibile che le aziende del Servizio sanitario regionale si dotino in maniera stabile di professionisti competenti, che l’Assessorato integri giornalisti nei propri servizi di informazione e che anche le attività di comunicazione siano affidate alle figure individuate dai contratti del pubblico impiego».