Il Centro Materno Infantile (CEMI) dell’Arnas Civico, il nuovo ospedale Villa Sofia Cervello che potrebbe nascere sui terreni di fondo Malatacca, di proprietà dell’Arnas Civico, e poi il grande PoliCivico, di cui si parla da anni e per il quale si registrano però significativi passi avanti.
La direzione strategica del Civico ha infatti affidato ad un tecnico urbanista l’incarico di individuare l’area più idonea per la realizzazione del mega ospedale da 1.000 posti letto.
In Sicilia occidentale c’è l’esigenza di strutture ospedaliere moderne ed al passo con i tempi.
«Ma per averle in tempo rapidi si dovrebbe poter procedere con strumenti straordinari»: lo afferma il direttore generale dell’Arnas Civico, Roberto Colletti, che hai nostri microfoni affronta il problema dell’edilizia sanitaria e delle infrastrutture ospedaliere vecchie ed ormai inadeguate rispetto ai più moderni standard di accoglienza.
«Un ospedale di grandi dimensioni necessita, per la sua costruzione, di una decretazione di urgenza attraverso le ordinanze di protezione civile- afferma chiaramente Colletti- Ho partecipato alla ricostruzione post-terremoto in Umbria dove, nel giro di pochi mesi, a migliaia di persone è stato garantito un tetto, un’abitazione. Se lo stesso parametro si utilizzasse anche per il CEMI, nel giro di poco tempo avremmo a Palermo un nuovo ospedale. Ed se si procedesse con ordinanza di protezione civile anche per il PoliCivico ed il nuovo Villa Sofia Cervello, potremmo superare nel giro di pochi anni il gap infrastrutturale della Sicilia occidentale, contrastando fortemente il dato della mobilità passiva».
Nel video l’intervista completa.